Città di Castello

Scritte apologetiche e razziste, il triste fenomeno continua | Arriva esposto ai carabinieri

Alla fine Franco Ciliberti e Luciano Tavernelli, rispettivamente membro della direzione regionale Pd e consigliere comunale Pd, hanno depositato un esposto-denuncia ai carabinieri di Città di Castello per segnalare scritte apologetiche e razziste (le ennesime nell’ultimo periodo).

I due, già impegnati in passato nella rimozione di altre diciture simili su molte pareti della città, hanno dichiarato che le nuove scritte “violano palesemente sia la legge Scelba che quella Mancino del 1993, che condannano azioni e slogan legati all’ideologia nazi fascista e alla discriminazione per motivi razziali”.

Purtroppo, come avevamo già denunciato su queste colonne  e temuto, la sottovalutazione delle altre scritte consente a ignoranti della storia e a volgari imbrattatori, di credersi impuniti o addirittura forse ammirati. Il tutto alla vigilia dell’anniversario dell’uccisione da parte dei fascisti di Venanzio Gabriotti, il cui miglior ricordo consiste nel non abbassare la guardia e di reagire senza retorica

Chiediamo al locale deputato della Lega, on. Riccardo Augusto Marchetti, – aggiungono Ciliberti e Tavernelli – di intervenire presso il Ministro Salvini, affinché rispettando la legge, cessi questo clima di indifferenza verso un passato criminale. Alle istituzioni locali, ancora una volta, un invito a prendere iniziative adeguate. Non sarebbe efficace ricordare Gabriotti e gli altri Martiri altotiberini, con una bella ripulitura di queste scempiaggini?”.