“Un operazione estemporanea ma che dimostra come siano richiesti un’investigazione e un controllo del territorio a 360° per arrivare a risultati così importanti”. Ha esordito con queste parole il vice questore aggiunto Marco Tangorra, dirigente del Commissariato di Polizia di Città di Castello, per illustrare le mosse e gli interventi che hanno portato al sequestro di 1 kg di hashish, interamente destinato al mercato tifernate.
Movimenti sospetti – Tutto è cominciato nella tarda serata di venerdì 16 maggio, quando un equipaggio della Squadra Volante, durante un controllo al territorio, ha notato “movimenti” sospetti in città. In particolare era stato rilevato uno strano andirivieni nei pressi di un’abitazione all’interno delle mura cittadine. I poliziotti, di conseguenza, hanno avviato una serie di accertamenti e verifiche. Lo spettro della droga è stato subito palpabile.
Un kg di droga in poche ore – Durante il monitoraggio di alcune strade, è stata intercettata un’auto (già conosciuta alle Forze dell’Ordine) che si stava dirigendo proprio verso l’abitazione sospetta. Una volta fermato, addosso al conducente sono stati trovati ben 6 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 6 etti e mezzo. Successivamente è stata fatta una perquisizione domiciliare nella casa del centro sopracitata. Qui, all’interno della lavastoviglie, è stata rinvenuta dell’altra sostanza stupefacente (ancora hashish), per un totale di circa 3 etti e mezzo, oltre a tutto il materiale necessario per lo spaccio, un bilancino, un coltello, un tagliere e della carta stagnola. Il totale del carico fermato, 1 kg di hashish, sarebbe stato destinato a rimpinguare le “scorte” all’interno dell’abitazione per il fine settimana. La droga era destinata esclusivamente al mercato di Città di Castello. Dettaglio “più che allarmante” per Tangorra.
Altre fruttuose perquisizioni – Dopo alcuni accertamenti, è stata eseguita una seconda perquisizione domiciliare, che ha permesso di rinvenire 5 piantine di marijuana in germogliazione, una serra “casalinga”, un coltello ed un tagliere di legno sporco di hashish. Sempre nascosti all’interno di un piccolo ripostiglio in una taverna di una villetta sita nel quartiere “La Tina” (rintracciata con l’attività investigativa), sono state rinvenute delle buste di plastica e una macchina per il sottovuoto destinata al confezionamento della droga.
Due arresti e una denuncia – In questa operazione della Polizia sono stati arrestati: il 40enne M.L., nato a Perugia e residente a Città di Castello, il “corriere” fermato alla guida della piccola utilitaria, e il 34enne G.O., nato e residente a Città di Castello. Entrambi sono stati subito associati al carcere perugino di Capanne. Un terzo tifernate, il 34enne E.M., è stato invece denunciato a piede libero.