Trasimeno

Scout speed, il giudice di pace annulla i verbali ai multati seriali

Scout speed, il giudice di pace di Città della Pieve ha accolto i ricorsi presentati dagli automobilisti multati a Paciano.

In particolare il giudice di pace Roberto Pomanti ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Marco Lodovichi del Foro di Arezzo per conto di un automobilista che avrebbe superato di 12 km/h il limite di velocità, imposto nel tratto della sr 71.

Le valutazioni del giudice di pace

Il giudice ha accolto prioritariamente l’eccezione relativa alla mancata contestazione immediata da parte della polizia municipale. Ricordando che l’art. 201 del Codice della strada dispone che la contestazione vada fatta mediante notifica del verbale quando non possa essere immediatamente contestata, indicando però i motivi che non hanno reso possibile la contestazione.

Scout speed come autovelox

Il giudice rileva che la strada sr 71, in base al decreto del prefetto di Perugia, non rientra tra quelle dove risulti pericoloso effettuare la contestazione immediata. E che per lo scout speed la normativa di riferimento è la stessa degli autovelox.

Gli scout speed sono infatti gli autovelox fissati sulle auto. Installato anche sull’auto della polizia municipale di Paciano, ferma sul tratto di strada in questione.

Nei verbali i vigili di Paciano giustificavano la mancata contestazione immediata dell’infrazione con l’impossibilità di “effettuare l’inversione di marcia in tempo utile e senza creare pericoli“. Giustificazione che però il giudice di pace non ha considerato congrua, in quanto estremamente generica.

I multati seriali della sr 71

L’eccezione – insieme ad altre – era stata sollevata da subito dai multati seriali della sr 71, che si erano riuniti anche in un Comitato, con la creazione di un gruppo Facebook per condividere le azioni. Il Comitato contestava al Comune di Paciano di voler far cassa sugli automobilisti, vista l’enorme mole di multati. Considerando che la sicurezza di quel tratto stradale, oltre che i controlli alla velocità, avrebbe richiesto anche una serie di azioni in capo all’Anas e allo stesso Comune.

Ragioni che attraverso una delegazione guidata da Gianni Idda erano state manifestate al sindaco di Paciano e al prefetto.

Il giudice di pace sta dando ragione ai multati seriali, vittime dello scout speed, molti dei quali hanno scelto la strada dei ricorsi.