Ben 80 lavoratori impiegati irregolarmente, di cui 65 completamente “in nero”. E’ questo il bilancio degli interventi volti al contrasto dell’abusivismo imprenditoriale effettuati (a partire dalla stagione estiva) dalla Guardia di Finanza di Gubbio in varie strutture ricettive e ristorative.
Tre di questi, inoltre, percepivano indebitamente indennità cui non avrebbero avuto diritto se avessero regolarmente dichiarato la loro occupazione. Uno di loro è stato infatti denunciato alla Procura della Repubblica per avere fruito illecitamente del reddito di cittadinanza, reato per cui la legge può arrivare a prevedere fino a 6 anni di reclusione. Il titolare della struttura presso la quale questo lavoratore (un cittadino di origini romene) prestava la propria opera, rischia di pagare più di 12 mila euro di sanzione. Gli altri due lavoratori sono stati invece deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per avere continuato a percepire, nonostante l’attività lavorativa prestata, l’indennità di disoccupazione e le somme elargite dalla Cassa Integrazione.
Un’altra denuncia riguarda un ristoratore che ha impiegato due cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno per fini lavorativi, mentre diversi imprenditori sono stati sanzionati per avere assunto come lavoratori “a chiamata” 25 persone che, invece, effettuavano orari di lavoro più ampi rispetto a quelli previsti dai contratti.
A fronte di quanto rilevato dalle Fiamme Gialle eugubine, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha disposto la sospensione di 7 attività imprenditoriali. Da ultimo, i militari della Tenenza, dopo un’attenta attività ricognitiva, hanno scoperto due B&B abusivi, i cui titolari sono stati denunciati per la violazione delle norme previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). Irrogate anche pesanti sanzioni amministrative.