Città di Castello

Alla scoperta dello Studio Pillitu-Meroni, a Natale visite guidate gratuite

A quasi 10 anni dalla donazione, il lascito di Paola Pillitu (1940-2013) a Città di Castello si apre per visite straordinarie nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 dicembre, lunedì 26 dicembre, 6, 7 e 8 gennaio 2023.

Lo studio di Palazzo Pierleoni, in Corso Vittorio Emanuele, sarà oggetto di visite guidate alla scoperta del pregiato apparato decorativo dell’appartamento e delle collezioni che lei stessa selezionò. Docente universitaria di Diritto internazionale e personalità attiva nella vita politica tifernate (figlia di Luigi Pillitu, primo sindaco della Città di Castello liberata) Paola lasciò questo immobile alla comunità tifernate per testamento.

La città ha un debito di riconoscenza verso Paola Pillitu per il generoso lascito che ha destinato alla sua comunità” dichiarano, nel dare notizia delle aperture, il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, sottolineando come “lo studio sia un valore aggiunto per il patrimonio artistico della città, con molte potenzialità per l’animazione culturale. Siamo al lavoro per rendere effettivo questo utilizzo, che chiaramente prevede adeguamenti e messe a norma, anche in forza del valore architettonico e del sito in cui è inserito. Ma iniziare a conoscerlo è già un primo passo, perché pochi tifernati hanno avuto l’opportunità di entrare in questo splendido luogo, in cui si dipanarono i destini professionali e politici fino a pochi decenni fa”.

Lo studio conserva gli archivi relativi all’attività professionale e politica del padre e del nonno materno di Paola, Guido Meroni (direttore del Collegio Convitto Serafini, attualmente in ristrutturazione nel polo liceale cittadino), e ha un apparato decorativo pregevole e diffuso, arricchito alle pareti da opere pittoriche risalenti al ‘600. Oltre all’importante valore documentario del materiale, tra cui l’archivio del Collegio Serafini, in corso di inventariazione, lo studio Pillitu-Meroni contiene arredi e oggettistica di pregio, selezionati personalmente da Paola, perché fossero di proprietà e fruizione pubblica: ceramiche dell’800 e ‘900, opere di Baldelli e Derigù, quadri di De Gregori e Dottori, collezioni di moda degli anni ’40, molte delle quali appartenute alla madre Iole, e una sezione etnica, frutto dei suoi frequenti viaggi all’estero. Lo studio e la documentazione che contiene, onorando lo spirito del lascito, sono destinati al servizio della crescita culturale e artistica della città.

Le visite saranno possibili solo su prenotazione per piccoli gruppi (10 persone) e sono ad ingresso gratuito. La durata è di circa 30 minuti. Per partecipare si può scrivere una email a cultura@ilpoliedro.org, indicando giorno e ora preferenziali, numero di persone e un recapito per comunicazioni. Sono a disposizione anche i numeri di telefono 075 8554202 e 075 8520656 (dal martedì alla domenica, 10-13 e 15-18). Le visite saranno guidate dagli operatori della Cooperativa Il Poliedro, che gestisce la custodia degli spazi e sono accompagnate da un depliant bilungue che illustra sinteticamente lo studio e l’iniziativa, a cui hanno collaborato Silvia Palazzi e Pierfrancesco Zangarelli.