Scontro politico sull’ex centrale Enel di Pietrafitta. Uno scontro politico locale, che però si gioca sull’asse Perugia – Roma, cioè tra Regione, Governo e Parlamento. E tra la cittadinanza ci sono aspettative per un rilancio sostenibile, ma anche timori per l’ambiente circa il ripristino per le condotte del passato.
Nei giorni scorsi l’iniziativa della consigliera regionale del Pd, Simona Meloni, che sul tema dell’ex area Enel aveva incontrato il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Aree di crisi non complessa, Alessia Morani. Nel confronto al quale hanno partecipato anche i sindaci di Panicale e Piegaro, Giulio Cherubini e Roberto Ferricelli, Morani ha annunciato che il Ministero è pronto a promuovere e sostenere “un’azione di forte valorizzazione dei progetti di sviluppo, tenendo conto degli impegni assunti lo scorso anno dalle Istituzioni e da Enel”.
Un impegno che prevede una riconversione “verde” dell’impianto. Anche se i residenti si aspettano prima che vengano bonificato l’ambiente di tutta l’area.
Una fuga in avanti, scavalcando la Regione e i parlamentari del territorio, che per la Lega sa di voglia di passerella da parte dei dem. “E’ molto singolare attaccano il senatore Luca Briziarelli, Eugenio Rondini consigliere regionale della Lega e Augusto Peltristo, capogruppo in Consiglio comunale a Piegaro e all’Unione dei Comuni – l’atteggiamento della consigliera regionale del Pd, Simona Meloni riguardo all’area ex Enel di Pietrafitta. Da un lato dichiara che il problema deve essere affrontato tutti insieme, tanto da presentare una interrogazione all’assessore regionale competente, poi vede bene di escludere la stessa Regione Umbria, rivolgendosi direttamente alla sottosegretaria allo Sviluppo economico, con delega alle Aree di crisi non complessa, Alessia Morani”.
“E’ evidente – afferma Briziarelli – come questa decisione sia l’ennesima riprova di come la sinistra consideri la risoluzione del problema una vetrina, piuttosto che un reale impegno. Dopo il protocollo sottoscritto tra le amministrazioni di Panicale-Piegaro, Enel e Regione Umbria, a pochi giorni dalle elezioni del maggio del 2019, dopo anni di colpevole inattività da parte della Giunta Marini, ora la chiamata alla sottosegretaria che diventa una nuova “passerella” che di fatto non aggiunge nulla di concreto a un problema reale sul quale la sinistra ha dormito per anni. Come Lega stiamo seguendo la situazione a tutti i livelli – continua l’esponente del Carroccio – per risolverla sia sul piano economico-occupazionale che su quello ambientale. In relazione a rifiuti e cenere ho presentato sia un Disegno di Legge, a inizio Legislatura, sia un Emendamento che prevedeva la possibilità di individuare come Sin (siti di interesse nazionale) tutte le località sedi di centrali a carbone e depositi di lignite, così da poter disporre delle risorse necessarie per recuperare l’area, che tuttavia la maggioranza Pd-5 Stelle ha ritenuto di bocciare, ma che intendo riproporre nel corso dell’approvazione del “Collegato Ambientale”. Il tema del recupero delle aree e della permanenza di Enel sul territorio regionale, con investimenti e uno sviluppo sostenibile, riguarda anche il sito dell’ex centrale di Bastardo”.
“A livello regionale – commenta il consigliere Rondini – abbiamo posto, già da tempo, il tema all’attenzione della presidente Donatella Tesei e dell’assessore Michele Fioroni che hanno già svolto diversi incontri sia con Enel, come confermato anche dalla loro nota ufficiale uscita oggi, che con le amministrazioni locali, iter che sto seguendo personalmente”.
Il capogruppo in Consiglio comunale a Piegaro e all’Unione dei Comuni, Peltristo esprime invece forte rammarico per l’atteggiamento dei sindaci di Panicale e Piegaro “Che non si smentiscono mai – dice -. Ancora una volta prendono iniziative autonome, volte più ad avere visibilità che a risolvere il caso. Già al momento della sottoscrizione del protocollo d’intesa nel 2019, denunciai come fosse solo una mera dichiarazione di intenti, senza nulla di concreto”.