La puntata di Agorà dello scorso 11 gennaio, in onda su Rai3, continua ad alimentare la bagarre politica. Lo scontro tra il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi e la deputata del M5S, Anna Laura Orrico, è stato oggetto anche di interrogazioni parlamentari e si è arrivati addirittura a ipotizzare lo stop a Bandecchi nel partecipare a trasmissioni Rai. “Va abbattuta” – così Bandecchi si è rivolto all’onorevole durante uno scambio di battute nell’ambito del quale il sindaco di Terni non riusciva a imporre il suo punto di vista sull’opportunità di inviare armi in Ucraina per la guerra contro la Russia. “Si rivolga con rispetto, ‘abbattuta’ forse lo va a dire a qualche animale di cui va a caccia nel tempo libero” – ha risposto per le rime la Orrico, ma Bandecchi affonda “Il fatto che lei è una donna non me ne può fregar de meno, stia zitta”.
“Venga adottato un atto specifico per le trasmissioni del Servizio Pubblico che garantisca sempre agli ospiti e al pubblico il contrasto alla violenza verbale – è quanto richiesto dal M5S in sede di Commissione vigilanza Rai – Non si può spettacolarizzare la violenza per fare audience. Chiediamo uno stop a casi come quello che ha visto come protagonista Stefano Bandecchi ad Agorà, quando con violenza verbale di chiara matrice sessista ha aggredito la nostra Anna Laura Orrico”. E Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera, ha aggiunto: “Tutto il Parlamento chieda alle redazioni di non invitare questi finti uomini, questi deboli che hanno bisogno di affermarsi attraverso la violenza”.
Nella giornata di ieri, il coordinamento politico di Terni di AP, composto anche da numerose donne alle quali era stato chiesto di prendere posizione sulla misoginia di Bandecchi, ha diffuso una nota nella quale esprime “la più totale vicinanza e solidarietà al Segretario Nazionale Stefano Bandecchi – Sindaco di Terni per quanto accaduto durante la trasmissione Agorà con la Parlamentare Anna Laura Orrico e, successivamente, in Parlamento. Nel corso della trasmissione la Orrico ha interrotto per prima e ripetutamente Bandecchi durante il suo turno di parola, impedendogli con toni accesi e fare prevaricatorio di esprimere le proprie opinioni in quanto in disaccordo con le sue, come tutti possono vedere nel video. La Orrico, richiamata più volte ad un silenzio che lei stessa ha ritenuto non utile, prima si è appellata alla sua posizione di parlamentare donna, come se la cosa costituisse un lasciapassare a priori per la prevaricazione messa in campo, poi si è anche indignata.
Da ciò è montata una questione che sarebbe ridicola nella sua pretestuosità se non fosse pericolosamente antidemocratica, e che è arrivata ad appellarsi perfino al sessismo, mancando di rispetto a quelle donne che sono e sono state vittime di violenza. Ne è scaturita persino una discussione Parlamentare mossa dal Capogruppo dei 5 Stelle Silvestri sull’opportunità o meno di ammettere Bandecchi alle successive trasmissioni RAI , che da sola dà la misura di se stessa e della censura da regime bulgaro che si vorrebbe mettere in campo”.