Atc2, la maggioranza del presidente Loreti boccia la proposta di Federcaccia, Libera caccia ed Enalcaccia. Che però votano i provvedimenti per non bloccare l'avvio della caccia al cinghiale
Le principali associazioni venatorie, che rappresentano circa il 90 per cento dei cacciatori del territorio (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia) sono fuori dall’Ufficio di Presidenza dell’Atc 2 del Folignate – Spoletino. La votazione dell’ultima riunione del Comitato di gestione, dopo il braccio di ferro sulla presidenza poi andata al rappresentante di Coldiretti Marco Loreti, ha sancito la spaccatura all’interno dell’Atc2. Che ha rischiato, a due settimane dall’avvio della stagione di caccia al cinghiale, di ritrovarsi impantanata su uno dei temi che più interessano non solo i cacciatori ma anche gli stessi agricoltori e, in generale, il territorio.
Le tre associazioni venatorie avevano infatti proposto al presidente Loreti una suddivisione degli apicali (Ufficio di Presidenza e Commissioni) che riequilibrasse il ruolo dei cacciatori all’interno dell’Ac2. Nel segno della continuità con la precedente gestione, che ha portato risultati tangibili sul territorio e consentito di mantenere i conti in ordine, con un importante attivo a disposizione per iniziative sul territorio. Proposta che però il presidente Loreti e chi lo sostiene hanno respinto.
I rappresentanti delle tre associazioni venatorie, insieme ad Emanuele Ottiti di AIW, hanno quindi deciso per protesta di non prendere parte alla votazione, che è proseguita con l’elezione dell’Ufficio di Presidenza così composto: affiancano il presidente Marco Loreti (Coldiretti), Bernardino Ciamarra (Ca), Lucio Ciambrusco (Anuu), Giorgio Torti (Arcicaccia), Tonino Frate (rappresentante indicato dalla Regione).
Al momento però di dover decidere e votare provvedimenti che avrebbero impedito il regolare avvio della caccia al cinghiale, i rappresentanti delle quattro sigle hanno deciso, per senso di responsabilità, di rientrare nel Consiglio e di votare gli atti. Anche perché il Comitato rischiava, in qualche caso, di assumere decisioni che avrebbero potuto mettere in difficoltà i cacciatori e lo stesso Atc2.
Certo, vista la chiusura della maggioranza, in futuro si attendono accesi scontri sui nodi ancora aperti all’interno dell’Atc2.