Lo sconto sui carburanti diventa una beffa per molte aziende di autotrasporto, almeno quelle che usano mezzi pesanti almeno Euro 5.
“Sul taglio di 25 centesimi al litro delle accise sul gasolio – spiega Marina Gasparri, responsabile regionale di CNA Fita trasporti – abbiamo chiesto da subito l’adozione di correttivi. Dobbiamo evitare, infatti, che le imprese di autotrasporto, oltre al danno, subiscano anche la beffa”.
“L’introduzione di questo ‘sconto’, paradossalmente – chiarisce la responsabile CNA – sta determinando un danno alle imprese dell’autotrasporto, in particolare a quelle che più hanno investito in mezzi a minore impatto ambientale. Per un meccanismo tecnico legato al recupero delle accise, infatti, il taglio non porta benefici reali alle imprese che utilizzano mezzi pesanti almeno Euro 5. Si tratta di un elemento che alcuni committenti non tengono in alcuna considerazione, immaginando che la misura del Governo abbia risolto per sempre il problema del caro carburante di tutti gli autotrasportatori”.
Per questo CNA ha chiesto dei correttivi e soprattutto rassicurazioni sul fondo di 500milioni di euro stanziato a sostegno dell’autotrasporto dal decreto Ucraina.
“Una prima risposta positiva – aggiunge Gasparri – è arrivata giovedì: l’incontro di tutte le associazioni del trasporto con la vice ministra Bellanova si è concluso con l’impegno di destinare i 500 milioni di euro proprio a chi è rimasto escluso dagli effetti del taglio di 25 centesimi/litro al prezzo del gasolio, e quindi alle imprese di autotrasporto merci conto terzi con veicoli Euro 5 ed Euro 6 oltre le 7,5 tonnellate, che altrimenti rimarrebbero penalizzate”. Il decreto con cui verranno messere a disposizione queste risorse verrà pubblicato entro 30 giorni.
“Nel frattempo noi continuiamo a lavorare per chiedere l’adozione di una procedura di trasferimento delle risorse che sia la più snella e veloce possibile. Siamo consapevoli che le risorse stanziate dal governo sono consistenti, ma non basta. La crisi dell’autotrasporto legata all’impennata del costo dei carburanti dura da troppo tempo: il prezzo che rischiamo di pagare in termini di imprese che chiuderanno per sempre è altissimo. Ecco perché diventa essenziale rendere immediatamente disponibili le risorse già appostate. Soprattutto – conclude la responsabile CNA per i trasporti – è fondamentale che il governo continui a vigilare sui prezzi del carburante, fermando le speculazioni, e assuma in modo tempestivo ulteriori provvedimenti che si traducano davvero in benefici per tutti gli operatori del comparto.”