Scippo ad una anziana spoletina, ma la malvivente ha le ore contate grazie alla prodezza di un cacciatore e runner che l’ha inseguita fino a prendere il numero di targa dell’auto su cui si è allontanata facendo perdere le proprie tracce.
E’ quanto successo questa mattina a Spoleto, nei pressi dello svincolo di Spoleto sud, all’incrocio tra viale Giacomo Matteotti e Via San Carlo.
Erano all’incirca le 10 quando la signora, 83 anni, uscita per una breve passeggiata, stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, è stata avvicinata da una donna che con fare gentile l’ha fermata per uno scambio di battute.
“Ciao, come stai? Ma non mi riconosci? Fatti abbracciare” ha detto la maleintenzionata. L’anziana, presa alla sprovvista, non ha avuto la forza per negarle l’abbraccio.
In men che non si dica la giovane ha infilato una mano sotto la camicetta dell’anziana e con violenza le ha strappato di dosso una importante collana in oro, dandosi poi alla fuga lungo Viale Matteotti, verso l’incrocio della Flaminia.
Fortuna ha voluto che la spoletina non sia caduta e non abbia riportato particolari conseguenze (a parte un comprensibile choc).
Il suo grido di aiuto ha però attirato l’attenzione di alcuni avventori del Bar Api. Da questo gruppo si è staccato immediatamente un 50enne, noto a Spoleto per essere appassionato cacciatore e runner, che si è messo all’inseguimento della malvivente.
Stava quasi per raggiungerla quando la donna è salita a bordo di una autovettura, una Fiat crossover-wagon, guidata indubbiamente da un suo complice.
Il cacciatore però, tanto era ormai vicino alla ladra, ha preso il numero della targa della Fiat e allertato il 112 dei carabinieri. Un elemento prezioso per gli inquirenti che potrebbero risalire in breve tempo all’autrice dello scippo.
L’anziana, ripresasi dallo choc dopo lo scippo, assistita da alcuni passanti e dagli stessi avventori del bar, ha dapprima ringraziato il 50enne cacciatore e poi sporto regolare denuncia.
La notizia ha fatto presto il giro della città dove fortunatamente simili reati sono a dir poco rari.
I due malviventi indubbiamente avevano pianificato il colpo nella speranza di dileguarsi lungo la Flaminia senza dare nell’occhio. Non avevano messo in conto il coraggio del cacciatore runner che ha mandato in frantumi il loro piano.
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