Economia & Lavoro

Sciopero perugina, la protesta arriva allo stadio Curi | Il 27 i dipendenti incrociano le braccia

E’ con lo slogan #IoDifendoLaPerugina che i sindacati umbri lanciano l’appello per lo sciopero che si terrà il 27 settembre di fronte ai cancelli dell’azienda a partire dalle 5 del mattino. Proprio il 27 settembre si terrà il tavolo ministeriale, al Mise con la Nestlé. 800 i lavoratori che incroceranno le braccia, dopo le tensioni a causa degli annunciati 364 esuberi. Una decisione che troverebbe una forte discordanza con gli accordi presi nei mesi scorsi con la proprietà.

Tanta la solidarietà nei confronti dei lavoratori, anche da parte dei tifosi del Perugia Calcio: durante l’ultima partita, quella di sabato scorso, in curva sono comparsi diversi striscioni con lo stesso slogan “Io difendo la Perugina”, al quale è poi seguito il tam tam sui social.

Intanto si susseguono nuove dichiarazioni da parte dei sindacati. “Lo sciopero di mercoledì alla Perugina non rappresenta solo la sacrosanta protesta dei lavoratori, che vedono la multinazionale Nestlé tradire gli accordi e mettere a rischio il futuro di centinaia di famiglie, oltre che quello di una delle più importanti realtà produttive dell’Umbria e dell’Italia. Lo sciopero di mercoledì è anche una chiamata alla corresponsabilità e alla solidarietà per un’intera città e per un’intera regione. Per questo invitiamo tutta la comunità a rispondere in maniera compatta alla chiamata della Rsu e dei lavoratori di San Sisto: #IoDifendoLaPerugina”. A lanciare l’appello è il segretario generale della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia, che ricorda l’appuntamento davanti ai cancelli della fabbrica (inizio presidio alle 5.00 della mattina di mercoledì 27 settembre, concentramento e interventi dalle ore 10.00).

Come Cgil abbiamo mobilitato tutte le nostre categorie – spiega Ciavaglia – anche perché ci sono molte altre vertenze aperte che vogliamo portare sotto i riflettori, dalla situazione sempre più critica dei lavoratori ex Merloni, alle vertenze Colussi, Novelli, Trafomec, senza dimenticare le tante altre realtà medio piccole che sono in sofferenza”. Ecco perché, per la Cgil, l’appuntamento di mercoledì riveste un’importanza straordinaria: “Crediamo che intorno alla vertenza Perugina possa e debba crescere una mobilitazione generale – aggiunge Ciavaglia – per chiedere un’inversione di rotta che fermi il declino che il nostro territorio sta subendo. Intanto – conclude – dal tavolo al Mise di mercoledì ci aspettiamo passi concreti da parte di Nestlé e del governo per riportare la discussione nel solco dell’accordo del 2016”.
Ci saranno anche le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego mercoledì 27 settembre davanti ai cancelli della Perugina in occasione dello sciopero e della mobilitazione “#IoDifendoLaPerugina”, contro i licenziamenti annunciati da Nestlé nella storica fabbrica di cioccolato. A comunicarlo in una nota è la Fp Cgil dell’Umbria che annuncia la partecipazione al presidio di delegate e delegati delle Rsu del pubblico impiego e dei servizi pubblici. “Si può provare ad uscire dalla drammatica crisi sociale ed economica del Paese e dell’Umbria solo con l’unita del mondo del lavoro – afferma Fabrizio Fratini, segretario generale della Fp Cgil Umbria – per questo non faremo mancare il supporto di chi quotidianamente opera nei servizi pubblici, cercando di contrastare diseguaglianze, ingiustizie, vecchie e muove povertà. Al contempo – conclude il segretario Fp – auspichiamo che l’intera comunità cittadina risponda alla chiamata dei lavoratori della Perugina, come avvenuto in passato in altri territori, perché la loro battaglia è in realtà una battaglia di tutti”.

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