“Forte mobilitazione per lo sciopero indetto dal Sindacalismo di Base (Cobas, Slaicobas, RdB-CUB, SdL) con 2 milioni di lavoratori pubblici e privati che hanno aderito allo sciopero e 400.000 che hanno manifestato in 25 città di tutta Italia. In Umbria hanno aderito allo sciopero ed alla manifestazione: Sinistra Critica, CSOA Ex Mattatotoio, LAB. AUT. UNIPG, Movimento Costituente per l'Unità dei Comunisti e l'Associazione Culturale Casa Rossa di Spoleto.
I lavoratori delle fabbriche di Spoleto oggi hanno portato in piazza anche la solidarietà ai cinque giovani che sono stati arrestati nei giorni scorsi e accusati di reati di “terrorismo”.
Al centro della mobilitazione itinerante, davanti alla sede regionale della Confindustria, c'è stata la forte denuncia delle morti sul lavoro, essendo l'Umbria la regione che ha il triste primato in percentuale delle cosiddette “morti bianche”: nel 2006 ci sono stati 19.000 infortuni sul lavoro, di cui 26 mortali.
Lo scandaloso massacro giornaliero di lavoratori è stato rappresentato in strada da lavoratori e giovani dei centri sociali vestiti con tute e maschere bianche che, dopo ritmi lavorativi proibitivi e controlli severi dei Dirigenti, sono stramazzati a terra macchiandosi di rosso. Il percorso è continuato davanti alle sedi CISL e CGIL dove i sindacati concertativi sono stati contestati dai lavoratori aderenti ai sindacati di base per la firma dei contratti nazionali e l'accordo del 23 luglio che peggiorano sensibilmente il potere d'acquisto dei salari e pensioni, mentre confermano la precarietà che è il vero flagello che sta annichilendo un'intera generazione.
L'ultimo presidio si è svolto davanti alla sede della Giunta Regionale dove i precari e gli studenti universitari hanno rappresentato “la fabbrica della precarietà”: una esibizione teatrale di giovani intenti a telefonare o a digitare al computer con ritmi forsennati che continuamente si avvicendavano.
Altro “spettacolo” è stata la rappresentazione di un imprenditore che cerca con difficoltà di trovare un dipendente (precario), in quanto la prova a cui sottopone i candidati è troppo difficile: camminare su un'asta in equilibrio… Alla fine l'imprenditore trova chi ce la fa (aiutato da un sindacalista CGIL), ma la lavoratrice al termine della prova trova solo … una carota, anzi un pezzetto di carota, perché una parte va per i contributi e una parte per la tessera sindacale.
Gli spettacoli sono stati seguiti con simpatia e curiosità da passanti e turisti che hanno apprezzato con frequenti applausi i giovani “teatranti”. Dopo l'insolito modo di evidenziare i problemi dei cittadini e del mondo del lavoro, c'è stata la rivendicazione da parte dei manifestanti di:
- Reddito sociale
- Adeguamento di stipendi e pensioni al costo della vita
- Abolizione del pacchetto Treu e Legge 30 sulla precarietà
- Rilancio dello stato sociale
- Vera democrazia nei luoghi di lavoro
- Valorizzazione dei beni comuni
- Contrarietà alla guerra “