Sciopero Coop Centro Italia, adesioni altissime per chiedere il piano industriale - Tuttoggi.info

Sciopero Coop Centro Italia, adesioni altissime per chiedere il piano industriale

Redazione

Sciopero Coop Centro Italia, adesioni altissime per chiedere il piano industriale

Preoccupazione tra i circa 280 lavoratori del magazzino e della sede di Castiglione del Lago di Coop Centro Italia
Gio, 20/02/2025 - 17:39

Condividi su:


La quasi totalità dei circa 100 lavoratori del magazzino e gran parte dei circa 180 dipendenti della sede di Coop Centro Italia hanno aderito allo sciopero di due ore indetto nella giornata di giovedì 20 febbraio dagli stessi e dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil Perugia e Uiltucs Uil Umbria “per chiedere con forza all’azienda il piano industriale  relativo alla fusione per incorporazione con Unicoop Tirreno e le ricadute occupazionali che l’applicazione dello stesso avrà sui lavoratori e su tutto il territorio locale”.

Lo sciopero è stato accompagnato da un nutrito presidio di lavoratori, circa centottanta, che si sono ritrovati davanti alla sede di Castiglione del Lago. A portare la loro vicinanza anche rappresentanti delle istituzioni locali con i sindaci di Castiglione del Lago, Matteo Burico, Magione, Massimo Lagetti, e Paciano, Luca Dini, il consigliere regionale Cristian Betti e alcuni consiglieri comunali di Castiglione del Lago. D’altronde, la questione è molto delicata essendo Coop Centro Italia una delle imprese più grandi della regione e uno dei maggiori bacini occupazionali del Trasimeno.

“Vogliamo essere subito chiari per non esseri strumentalizzati – hanno ribadito Filcams Cgil Perugia e Uiltucs Uil Umbria, ringraziando anche le istituzioni e le forze politiche presenti –: non siamo contro la fusione. Anzi, riteniamo questo passaggio fondamentale per fare in modo che la cooperativa possa continuare a vivere. Siamo qui fuori oggi, in sciopero, però, per ribadire con forza la necessità che Coop Centro Italia fornisca subito un piano industriale. Scioperiamo per questo. A oggi non sappiamo quali siano le intenzioni dell’azienda. Chiediamo perciò che la cooperativa si sieda nuovamente al tavolo, in maniera responsabile, e ci dica qual è il piano industriale. Questo tavolo non deve essere solo nazionale, ma anche locale perché soprattutto qui a Castiglione del Lago temiamo ricadute occupazionali: c’è in ballo la tenuta del tessuto economico e sociale di un intero comprensorio e non solo. D’altronde la sede legale della futura Unicoop Etruria sarà ubicata in provincia di Livorno e questo pone molti dubbi sul destino dei lavoratori della sede di Castiglione del Lago. La cooperativa si deve sedere al tavolo, in questo territorio, e aprire subito un confronto con le organizzazioni sindacali”. In alcuni aspetti specifici, poi, i sindacati sono stati chiari: “Per quanto riguarda il magazzino, già da anni interessato da esternalizzazioni, la nostra posizione è categorica: non accetteremo ulteriori forme di esternalizzazione. A questa ipotesi ci opporremo con tutti i mezzi. Anzi riteniamo necessario ragionare su eventuali internalizzazioni nel caso di ipotetiche ricollocazioni. Ma la nostra preoccupazione è anche per i punti vendita. Nonostante le rassicurazioni della cooperativa, vogliamo avere ulteriori certezze sul futuro dei punti vendita”.

“Ovviamente – concludono Filcams Cgil Perugia e Uiltucs Uil Umbria – non accetteremo ricatti del tipo ‘o ti trasferisci in una nuova sede o perdi il posto di lavoro’. Su ogni aspetto ci dobbiamo confrontare al tavolo. Non vogliamo neanche che l’azienda faccio appello al senso di responsabilità dei lavoratori: i lavoratori ne hanno avuto anche troppa di responsabilità in questi anni, rinunciando progressivamente a parte dei loro diritti, proprio credendo di contribuire alla rinascita della cooperativa. Ora il senso della responsabilità ce lo devono avere i dirigenti della cooperativa”.

Articoli correlati


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!