Si sono incontrati questa mattina in Piazza della Repubblica a Perugia i lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale indetto dalla Cgil per oggi in tutta Italia. Diverse le presenze istituzionali, come il Sindaco Vladimiro Boccali e l’assessore Cernicchi. Boccali dal palco ha espresso la sua solidarietà nei confronti della popolazione umbra, gravemente colpita dalla crisi economico-finanziaria di questi anni per via dei cali di produzione dell’indotto industriale regionale. Una protesta che è andata dritta al cuore del problema: la riduzione dei tagli della politica, la manovra finanziaria tutta lacrime e sangue, l’abbattimento dello stato sociale, il futuro dei giovani. Mario Bravi, segretario generale della Cgil Umbria, ha affermato: “Chiediamo un sacrificio importanti ai lavoratori, ma se la manovra dovesse passare, il sacrificio in futuro sarebbe molto più pesante”. Presenti anche i delegati di alcune aziende umbre in crisi, come la Merloni, ancora impantanata nella trattativa avviata quest’estate e che deciderà del suo futuro. Molte le bandiere dello Spi, degli studenti della Rete e della Fiom. Grandi assenti invece la Cisl e la Uil.
Uno sciopero che tuttavia non ha visto scendere in piazza un grosso numero di lavoratori, nonostante i dati forniti dalle diverse aziende che hanno aderito. Dietro al palco, un gruppo di donne precarie dipendenti del Comune di Perugia protestavano contro il Sindaco Boccali a causa dell’esternalizzazione del servizio della mensa comunale ad un’azienda esterna: una riorganizzazione che fa rischiare il licenziamento alle dipendenti della Cooperativa che fino ad ora ha fornito il servizio. La manifestazione si è poi spostata verso il Palazzo della Provincia.
(AleChi)
Foto di Stefano Dottori
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