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Sciopero avvocati, salta udienza Menotti-Stella e processo Del Papa. Presidente Napolitano concede patronato per libro-ricordo

Subisce un nuovo slittamento il processo a Giorgio Del Papa, imputato per la strage sul lavoro verificatasi alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno che costò la vita a 4 operai della ditta Manili di Narni. L'udienza fissata per oggi è stata infatti rinviata al prossimo 13 dicembre in quanto l'avvocato difensore, Pippo La Spina, ha aderito allo sciopero indetto dalla Unione delle Camere Penali. Dunque l'udienza per le repliche finali slitta praticamente di un mese, dopodichè il giudice monocratico, Albero Avenoso, si chiuderà in Camera di consiglio per emettere la sentenza. La pubblica accusa (il procuratore Riggio e il sostituto Albano) ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere (clicca qui), la difesa l'assoluzione con formula piena per Del Papa (qui).

Un libro per non dimenticare – la giornata ha registrato anche l'annuncio della presentazione di un libro edito dal Comune di Campello sul Clitunno (dove si registrò il dramma) sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'evento si terrà il prossimo 25 novembre, in occasione del quarto anniversario dell'esplosione, presso la Cupola geodetica in località La Bianca. “Tornare a casa dal lavoro” questo il titolo del volume. Nel corso della presentazione si terranno gli interventi del sindaco Paolo Pacifici, del presidente emerito della Camer dei Deputati Fausto Bertinotti, dell'On. Beppe Giulietti di Articolo 21 e del direttore del Corriere dell'Umbria Anna Mossuto. Coordinerà i lavori il giornalista di Rai3 Santo della Volpe.

Menotti-Stella – ma torniamo in Tribunale. I riflettori oggi erano puntati anche sull'udienza per il rinvio a giudizio di Francis Menotti e Gilberto Stella – il primo nei panni di ex presidente dell'Associazione Festival, il secondo di ex n. 1 della Fondazione – accusati rispettivamente di non aver versato all'erario le imposte IRPef e di malversazione. Anche in questo caso il collegio difensivo (entrambi sono difesi dagli avvocati Irene e Salvatore Finocchi e Antonino Montelione) ha aderito allo sciopero delle Camere Penali. Il giudice ha così disposto il rinvio dell'udienza al prossimo 13 marzo.

Lo sciopero – Ed è proprio fuori dal Palazzo di Giustizia che incontriamo il presidente della Camera Penale di Spoleto, l’avvocato Salvatore Finocchi. “Abbiamo aderito all’astensione delle udienze e dell’attività giudiziaria recependo il deliberato del 24 ottobre scorso della Giunta delle Unioni delle Camere Penali. Sono 3 i motivi – continua Finocchi – su cui si basa la decisione dello ‘sciopero’. A cominciare dal fatto che la funzione difensiva sta subendo pesanti attacchi dai pm con i quali si produce l’effetto di intimidire e screditare i difensori e con loro il diritto di difesa previsto e garantito dalla Costituzione. Prende inoltre sempre più piede la prassi di ritardare l’iscrizione nel registro degli indagati per poter escutere le persone senza la presenza del difensore nei cui confronti si sviluppano le indagini e risultano già da indizi di reato. Si assiste poi, e questo è il terzo punto, anche ad un attentato al segreto professionale portato mediante il frequente ascolto delle conversazioni fra i difensori e i propri assistiti: l’Unione ha denunciato tale situazione da più di tempo in sede politica e sul punto giace in Parlamento una proposta di legge di modifica dell’art. 103 del codice procedura penale (Garanzia di libertà del difensore)”. Avvocato Finocchi, queste motivazioni interessano anche l’attività del Tribunale di Spoleto? “Assolutamente no. I rappresentanti della pubblica accusa spoletina sono persone che non hanno mai invaso l’attività difensiva e devo precisare che le rimostranze di cui sopra riguardano altre realtà come Bari, Napoli, Palermo e Catania”. (Ca. Cer.)

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