Aggiornamento h 12,24- Questo l’intervento di Susanna Camusso svolto dal palco di Terni prima delle contestazioni dei manifestanti. “Da Terni a Taranto, forse il governo non si e’ accorto che tutta la siderurgia e’ in grande difficolta’. A tutti i metalmeccanici diciamo che sarebbe bene andare allo sciopero generale del settore. Al governo diciamo che non c’è una politica
industriale per il Paese se non c’e’ una politica della siderurgia, un’idea del settore, una siderurgia che funzioni”. “Vogliamo dire al governo– ha detto Susanna Camusso riferendosi alla riapertura del tavolo a Palazzo Chigi sull’Ast di Terni- che a quell’incontro ci andremo con tutti i lavoratori dell’acciaieria, che la trattativa si fara’ con i lavoratori”. “La convocazione delle parti non puo’ significare che il governo si limiti ad ascoltare l’azienda. Speriamo che Renzi abbia ricordato alla Merkel che la Thyssen con lo stabilimento di Terni di ha guadagnato”. “A Confindustria– ha continuato Camusso- vorremmo chiedere perche’ non sostiene il futuro della produzione industriale di questo Paese”. “La dara’ anche alla Ast la riduzione dell’Irap? E invece di dire che dà alle aziende la facolta’ di licenziare, dovrebbe dire cosa vuol fare per mantenere l’industria nel nostro Paese. Perche’ il governo non chiede all’Ast di fare contratti di solidarieta’ ? Sarebbe uno strumento per sostenere una fase di ampliamento del piano industriale mentre sembra invece prevalere l’idea del progressivo smantellamento dell’acciaieria. Noi non lo permetteremo”.
L’intervento di Susanna Camusso
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Aggiornamento h 12,13- La piazza continua ad essere presidiata dai manifestanti, nonostante sul palco ormai non ci sia più nessuno e si accendono intanto le discussioni tra gli stessi operai Ast. Continua ovviamente anche la sorveglianza della Celere.
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Aggiornamento h 11,56– Giunge notizia di momenti di tensione in Piazza della Repubblica. La segretaria della Cgil Camusso, dopo aver preso la parola per la chiusura della manifestazione, è stata duramente contestata da un gruppo di manifestanti da cui sono partiti anche dei petardi. C’è un gruppetto di manifestanti che sta anche tentando di forzare le transenne che separano la piazza dal corteo. La Celere si è appena schierata formando un corridoio tra i manifestanti ed il palco. In precedenza anche Luigi Angeletti era stato fischiato dai manifestanti.
Momenti di tensione a Terni
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Aggiornamento h 11,40- Prende la parola Michele Giontella-Rappresentante degli Studenti Medi, “Il Governo non ha un piano di difesa per la Ast, mentre la TK gioca a fare da padrona. Noi studenti presenti al corteo vogliamo dimostrare che la solidarietà non funziona se è fine a se stessa ma che è necessario condividerla”. Prendono poi la parola altri lavoratori dell’indotto Ast come ad esempio i responsabili della mensa aziendale.
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Aggiornamento h 11, 29– Prende la parola Giuseppe Farina- Metalmeccanici Cisl, “Sono i bravi operai ed i tecnici che tengono in piedi l’industria. Noi non abbiamo petrolio ma sappiamo fare industria manifatturiera e siderurgica. L’industria italiana non ha futuro se non viene difesa e basta con questa storia che per salvare l’industria si deve tagliare il salario. Bisogna salvaguardare gli operai. Non si può avere una industria produttiva con operai precari e malpagati. “
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Aggiornamento h 11,19– Cipolla passa la parola ad un lavoratore metalmeccanico di Perugia, Luciano della Rsu-Merloni, “Ci hanno sempre detto che il settore degli elettrodomestici non si poteva sostenere in Italia. Questa mattina manifesto con voi perchè avevamo 2 aziende del genere e dopo 10 anni non riusciamo a farne nemmeno una. Questo governo ha necessità di capire che gli annunci senza sostanza sono un problema per chi lavora. Andremo a Roma il 25 ottobre per dimostrare che questo Stato è fatto di gente perbene che sa lavorare.”
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Aggiornamento h 10,55– Iniziano gli interventi dal palco. Prende la parola per primo Claudio Cipolla della Rsu-Fiom. A seguire l’intervento del Segretario Generale della Uil, Luigi Angeletti, “Qui sono in gioco interessi fondamentali per tutto il paese. In questa piazza c’è il popolo italiano e chi governa non può pensare di farlo a prescindere da quelli che sono gli interessi del popolo stesso. Il governo deve capire che è giunta l’ora di cambiare verso e di non rassegnarci più alle ragioni delle multinazionali.” Proseguono gli interventi con Emilio Trotti, Rsu Ast , “Lunghe trattative non hanno portato a nulla. In Germania la TK fa accordi sociali quando ci sono situazioni di crisi e qui invece, in Italia, non cerca il dialogo e non si vuole accordare con noi”. Trotti si rivolge poi al premier Renzi, “Presidente se venivi a Terni a respirare un pò di puzza della Thyssen non ti faceva male e dì alla Germania che questa popolazione non si inchina alla loro prepotenza”.
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Aggiornamento h 10,13– Il corteo è in Piazza Tacito. Al momento si tratta di oltre 2 km di lunghezza dalla piazza fino a Viale Brin, luogo del primo concentramento. Tanti gli slogan gridati dai manifestanti, molti indirizzati alla nazionalità della TK. Gli studenti ternani gridano ” Siamo tutti quanti operai” e chiudono il corteo. A distanza di sicurezza il servizio del 118 ed i Carabinieri.
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Aggiornamento h 10,01- Il corteo è regolarmente partito ed è in transito per Piazza Valnerina. Le serrande dei negozi sono tutte abbassate e come previsto gli abitanti di Terni si aggregano al corteo man mano che ci si avvicina al centro. Nel frattempo gli operai della della Fabbrica d’Armi si sono riuniti in assemblea straordinaria in segno di solidarietà con i colleghi della Ast.
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Tutto è pronto per il corteo di oggi, che prevede il concentramento alle 9.00 ai cancelli dello stabilimento e che si snoderà per le vie del centro della città fino al palco dove si svolgeranno tutti gli interventi. Al momento ci sono già centinaia di persone concentrate al punto di partenza di viale Brin, numero destinato a crescere man mano che il corteo si avvicinerà al palco degli interventi. Le Forze dell’Ordine presidiano la città affinchè tutto possa svolgersi nella più corretta dinamica civile. E’ innegabile però lo stato di tensione dei lavoratori che da giorni però sentono anche la vicinanza di tutta la città e dell’Umbria intera. Dalle 9.45 TO seguirà in diretta il corteo.
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