Grande successo sabato mattina al Pala Waro Ascenzioni per il primo appuntamento di SchermaOn: open day per ragazzi e adulti con vari tipi di disabilità. Il progetto finanziato da Fondazione Vodafone e Ogni Sport Oltre, in collaborazione con la Federazione Italiana Scherma e il Circolo Scherma Terni, ha visto la partecipazione anche dei minori seguiti dalla neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva, grazie all’intervento degli operatori della Cooperativa Helios e dei centri diurni della Usl Umbria 2. Le iniziative proseguiranno per tutta la stagione fino a settembre quando si chiuderà con uno spettacolare Flash Mob.
“Succedono cose belle al Circolo Scherma Terni – spiega il presidente Alberto Tiberi – già in occasione dei Campionati Europei di Scherma Paralimpica lo scorso settembre avevamo proposto la scherma per non vedenti, amputati, tetraplegici, per ragazzi e adulti con patologie legate all’attenzione e all’iperattività. L’obiettivo è quello di inserire nelle attività ordinarie della nostra società anche i ragazzi con vari tipi di disabilità. Il progetto si concluderà nei mesi estivi e poi in settembre con un flash mob che sarà molto spettacolare”. Una giornata di divertimento per i ragazzi della Cooperativa Helios e dei centri diurni della Usl Umbria 2. Spiega il direttore tecnico della Cooperativa Helios, Marco Peciarolo: “La scherma ci insegna che, al di là dell’aspetto competitivo, ci sono regole ed approcci che vanno rispettati. E’ una disciplina che stima il controllo dei propri istinti e dell’aggressività di chi è poco incline alle relazioni. Quindi è uno sport adatto non solo alle persone con disabilità fisica ma anche alle persone, adulti e ragazzi, con disabilità intellettiva e relazionale”.
Coinvolti i Maestri del Circolo Scherma Terni Filippo Romagnoli, Daniele Anile, Alessandro Bartoli, Raffaello Battaglini, Michela Cascioli, Paola Carnevali e Alessandro Picchi. “La scherma si adatta a tutte le problematiche e oggi lo stiamo facendo vedere. Ci stiamo divertendo tantissimo” ha detto il Maestro Daniele Anile con un po’ di fiatone tra un’attività e l’altra. A provare la scherma tra mattina e pomeriggio una ventina tra adulti e ragazzi con varie disabilità. Storie diverse ma con un tratto in comune: divertimento assicurato in pedana. Claudio Pierini racconta: “Ho perso la vista a 32 anni, oggi ne ho 48. Ma ho fatto più sport in questi anni di quando ero vedente. Ho praticato baseball, atletica, tango argentino, ho fatto anche teatro e corsi di cucina. La scherma mi ha sempre affascinato, l’ho conosciuta quando avevo ancora la vista e sono sempre stato curioso di provarla. Mi piace l’assalto”. E’ stato incuriosito invece soprattutto dalla ‘parata e risposta’ Matteo Madolini che ha scoperto la scherma in carrozzina proprio agli Europei dello scorso settembre al Palatennistavolo Aldo De Santis: “Mi ero divertito molto a vedere Bebe Vio e gli altri azzurri. Ho deciso di provare e mi è piaciuto tantissimo. Sicuramente tornerò nei prossimi appuntamenti”. E sono in tanti a giurare che torneranno.