Era stato affidato in prova ai Servizi sociali ma, una volta entrato in una Comunità terapeutica di Città di Castello, ha letteralmente scatenato il caos.
Il giovane – 25enne originario della Tunisia – con a carico numerose condanne e precedenti per danneggiamento, lesioni personali, rapina aggravata, violenza e minaccia a Pubblico ufficiale, aveva già dato segni di intemperanza dopo un periodo di restrizione in carcere e così il magistrato di Sorveglianza di Perugia gli aveva provvisoriamente concesso un periodo nella struttura tifernate.
La permanenza nella Comunità, però, non ha affatto fornito l’esito auspicato, a causa della difficoltà del ragazzo ad adattarsi e relazionarsi con gli altri ospiti e lo stesso personale. Una volta qui, infatti, il 25enne si è reso responsabile di gravi episodi di intolleranza verso chiunque: in una occasione – a seguito di un diverbio con un altro giovane – con un gesto d’ira ha rotto alcuni infissi e minacciato gesti autolesionisti, destabilizzando non poco l’armonia tra gli ospiti all’interno della struttura.
La gravità del comportamento tenuto ha indotto l’Ufficio di Sorveglianza a revocare l’affidamento terapeutico, così come già avvenuto nel 2022, quando la stessa misura era stata emessa dal Tribunale di Firenze. Per il 25enne, rintracciato e prelevato dai carabinieri, si è dunque reso necessario il trasferimento al carcere di Capanne.