Carlo Ceraso
Salgono a 7 le persone arrestate dalla guardia di finanza di Terni nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Elisabetta Massini sulla Meraklon S.p.A., l’azienda del polo chimico ternano al centro da mesi di una vertenza sindacale che aveva registrato anche la cassa integrazione di 240 operai. Per gli inquirenti le risorse della società e persino il pacchetto ordini erano tutt’altro che in crisi. Anzi, a quanto trapela, il portafoglio ordini era in crescita. Per dimostrare lo stato di crisi Giampaolo Fiorletta, insieme agli altri sei arrestati, avrebbe sottratto 7 milioni di euro con artifici contabili complessi ed omissioni di scritturazioni in contabilità.
IL BLIZ – Fiorletta, in qualità di a.d. di Novalis S.r.l., la holding che controlla la Meraklon, è stato fermato dai militari del colonnello Domenico Solfaroli Camillocci all’interno dei locali di Confindustria dove era in corso una riunione. Qui gli è stato notificato il mandato di arresto emesso dal gip Maurizio Santoloci su richiesta del pm Elisabetta Massini: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato (per aver beneficiato della cassa integrazione) e appropriazione indebita. Dagli uffici di Confindustria l’imprenditore è stato poi accompagnato nell’azienda dove è avvenuta la perquisizione e il sequestro degli atti presenti nel suo ufficio. Poco prima delle 18, fra gli applausi degli operai alle forze dell’ordine, Fiorletta è stato trasferito al carcere di vocabolo Sabbione a Terni.
GLI ARRESTATI – Nelle stesse ore scattava una analoga operazione nel Lazio, condotta dai finanzieri del nucleo tributario di Frosinone che procedevano a notificare i mandati di cattura agli altri sei componenti della presunta associazione a delinquere. Ai domiciliari sono finiti Rosario Gravagno di Frosinone, amministratore unico di Meraklon Yar S.r.l., Claudio Giansanti di Ceccano, presidente collegio sindacale Meraklon S.p.A., i sindaci del collegio revisore Valter Brandoli di Frosinone, Arturo Offidani di Frosinone e Leonardo Mollicone di Sora. Ai domiciliari anche la moglie di Fiorletta, Manuela Izzi di Ceccano, quale socio di Novalis.
RABBIA E GIUBILO – L’arresto dell’a.d. è stato salutato con insulti e urla dai circa 200 operai cassaintegrati che si erano ne frattempo ritrovati davanti ai cancelli dell’azienda. Qualcuno ha allestito anche un tavolino con Coca cola e Fanta con le quali i dipendenti hanno brindato all’arresto dell’imprenditore. Applausi sono stati tributati ai militari delle fiamme gialle che, coordinati dalla procura, hanno condotto con esemplare velocità gli accertamenti sfociati negli arresti odierni.
AGGREDITO CRONISTA – durante la manifestazione operaia il giornalista Andrea Giuli (Giornale dell’Umbria) è stato aggredito da alcuni facinorosi che lo hanno colpito al volto costringendolo a ricorrere alle cure dei sanitari del nosocomio ternano. Un gesto deprecabile nei confronti di un cronista che stava svolgendo il suo lavoro. Solidarietà a Giuli è stata espressa in una nota congiunta dai presidenti dell’Ordine dei giornalisti Dante Ciliani e dell’Asu Marta Cicci. Leggiamo la nota: “L’Ordine e l’Asu, nel ricordare che già qualche settimana fa era stato necessario un intervento degli organismi di categoria per segnalare il rischio che episodi di intolleranza nei confronti dello stesso collega, finora solo verbali, degenerassero in qualcosa di pericoloso, devono purtroppo constatare che questo è successo. Non è messo in discussione il diritto di criticare, anche con toni forti, chiunque faccia il mestiere di informare. Quello che però non si può e non si deve superare è il limite oltre il quale si mettono in pericolo diritti inalienabili e l’agibilità democratica e professionale che rappresentano i valori fondanti del nostro vivere quotidiano”.
(ha collaborato Luca Biribanti)
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