Scale mobili chiuse "per Covid", tifernati perplessi | 'Castello Cambia' scrive al sindaco - Tuttoggi.info

Scale mobili chiuse “per Covid”, tifernati perplessi | ‘Castello Cambia’ scrive al sindaco

Davide Baccarini

Scale mobili chiuse “per Covid”, tifernati perplessi | ‘Castello Cambia’ scrive al sindaco

Gio, 12/11/2020 - 10:13

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Ha lasciato perplessi molti cittadini la chiusura delle scale mobili di Città di Castello “per prevenzione da Covid-19”, così si legge sul cartello che campeggia da ieri (mercoledì 11 novembre) all’inizio della rampa.

L’amministrazione comunale tifernate ha fatto sapere che “in relazione alle adottate misure governative in materia di prevenzione dall’epidemia Covid-19, è stata la società Edarco (che gestisce le scale mobili dei Giardini del Cassero) a decidere la temporanea sospensione del funzionamento dell’impianto e il conseguente divieto d’accesso”.

Alle domande dei cittadini, oggi si sono aggiunte anche quelle di ‘Castello Cambia’, i cui consiglieri Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci si dicono “meravigliati” per tale provvedimento: “Non ci risulta ci sia un Decreto o un’ordinanza in cui venga indicata la possibilità di interruzione di tale servizio. – si legge nella lettera inviata al sindaco Luciano Bacchetta – Ci siamo informati in Comune per conoscere eventuali decisioni in merito ma niente, nessuna spiegazione”.

Sig. Sindaco, le domandiamo chi governa questa città, Lei o l’Edarco? E’ stata presa questa decisione per evitare la contaminazione dei cittadini dal Covid? Se così fosse perché non disattivare il pagamento dei parcheggi gestiti da Edarco, dato che le macchinette possono essere fonte di contatto, e liberalizzare la sosta?

Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci

Consiglieri ‘Castello Cambia’

La missiva di Castello Cambia continua così: “Se invece i motivi fossero altri, legati a convenzioni private sulla sorveglianza che in questo momento di chiusura degli esercizi non potesse essere garantita, invitiamo Edarco a trovare soluzioni per sopperire alle carenze di gestione di un servizio per cui ha sottoscritto un contratto”.

Arcaleni e Bucci, infine, chiedono a Bacchetta di intervenire per fare rispettare la convenzione che Edarco ha sottoscritto con il Comune per il ripristino del servizio: “Troppo facile pretendere il rispetto degli accordi convenienti e sospendere i servizi quando essi non convengono”.

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