Gubbio e Gualdo

Sara Mariucci, lo speciale che anticipa il libro dedicato alla “bambina dei miracoli”

Si intitola “Sara, figlia dell’Amore”, lo speciale dedicato alla piccola Sara Mariucci dall’emittente Maria Vision (canale 246 digitale terrestre Italia, in Umbria canale 602), già disponibile sul web (vedi sotto) e in replica domenica 17 gennaio, alle 21.

Un documentario al quale hanno preso parte con interviste, il vescovo della diocesi di Gubbio mons. Luciano Paolucci Bedini, il vescovo emerito mons. Mario Ceccobelli ed Enrico Graziano Giovanni Solinas, postulatore della congregazione delle cause dei santi e autore del primo vero libro su Sara Mariucci di prossima uscita.

“Tu scriverai di me”

I tre protagonisti del video si alternano nel raccontare, a modo loro, quello che la piccola Sara (scomparsa all’età di 3 anni e mezzo ben oltre 14 anni fa) ha lasciato a loro stessi, a Gubbio e al mondo intero. Colpiscono in particolar modo le parole di Enrico Giovanni Solinas, che ha ricordato come la bimba di San Martino in Colle sia entrata nella sua vita:

Ho conosciuto la storia di Sara per la prima volta nel 2006, venendone a conoscenza dalla tragica locandina di un giornale, poi 3 anni e mezzo fa trovai su un mobile dei miei genitori un ricordino di Sara con la preghiera del vescovo emerito Ceccobelli. Dopo averne letto la storia ho sentito nel cuore una frase che diceva: “Tu scriverai di me”

Successivamente, prima di potersi chiedere se ciò fosse frutto della sua immaginazione, Solinas venne contattato dalla madre di una bambina malata, dalla quale si recò per portarle un immagine del venerabile Vittorio Trancatelli. E qui la donna, oltre alla figlia, le presentò Gioia Mariucci, sorella di Sara, e senza neanche sapere cosa avesse nel cuore l’uomo, gli diede anche il numero di telefono della madre Anna Armentano.

Il primo libro su Sara Mariucci

Non senza imbarazzo la chiamai – racconta Solinas – e lei con grande serenità e affabilità mi invitò a parlare di Sara, volendo sapere come in me fosse entrato questo desiderio di scrivere della figlia. Da qui nasce la mia storia, un libro-intervista, dove la storia di Sara Mariucci è incastonata all’interno della storia della sua famiglia, lasciando fuori la parte ‘miracolistica’. Si tratta del primo vero libro dedicato a Sara Mariucciesiste anche una pubblicazione di Padre Francesco Ferrare alla quale però non è stata data una diffusione editorialeche uscirà in questi primi mesi del 2021, del quale il vescovo di Gubbio Paolucci Bedini ne ha parlato come di ‘un’opera di evangelizzazione‘”.

La verità sulla canonizzazione

Il postulatore delle cause dei santi ha voluto anche chiarire un aspetto importante riguardo alla eventuale beatificazione di Sara Mariucci: la piccola è morta folgorata da una scarica elettrica in Calabria quando aveva solo 3 anni e mezzo e, secondo la legge in vigore, “non può proprio iniziare una causa di canonizzazione, poiché vi è un’età minima di almeno 6-7 anni di vita. Non meno perché sarebbe appunto impossibile capire come una bambina così piccola possa aver vissuto eroicamente le virtù teologali (fede, speranza e carità) e cardinali“.

Non è possibile dunque iniziare una causa di canonizzazione su Sara Mariucci. Solinas lascia però una speranza: “La chiesa è in divenire e anche Papa Francesco ci ha abituato a tante sorprese, come la canonizzazione di Giovanni XXIII senza un secondo miracolo. Il papa è supremo legislatore secondo normativa canonica e può tutto in tal senso. Anche se bisogna sempre avere prudenza in questi casi”.

Beatificazione Carlo Acutis, grande festa ad Assisi, Foto

La storia di Sara Mariucci

Nata il 31 dicembre 2002, secondogenita di Anna Armentano e Michele Mariucci, entrambi residenti a Gubbio, Sara se n’é andata il 5 agosto 2006, rimanendo folgorata da un cortocircuito di una motociclettina per bambini in Calabria, durante le vacanze estive con la famiglia. Una scomparsa accidentale e prematura che, col tempo, e dopo molti eventi particolari e guarigioni miracolose, ha fatto nascere e crescere un’importante devozione intorno alla bimba e alla Madonna Morena, citata ben due volte dalla piccola poche ore prima della morte.