In un Centro Multimediale quasi del tutto esaurito, Sarah Jane Morris conquista Terni. Un ottima partenza del “Sanvalentinojazz 2015”, che alla ‘prima’ riscuote un ottima risposta da parte del pubblico ternano.
Sul palco salgono in due, Tim Cansfield e Toni Remy, le due ‘chitarre’ che faranno da ‘tappeto’ alla voce della cantante britannica. Trenta secondi di completo ‘silenzio da accordatura’ e Sarah Jane Morris fa il suo ingresso tra gli applausi. Saluta il pubblico e rompe il ghiaccio con il brano “Into my arms”, dove da subito mostra del timbro della sua voce.
Quello che colpisce della cantante è il rapporto che riesce ad instaurare con il suo pubblico. Tra una canzone e l’altra la Morris parla un po’ di sé, descrive la sua ultima fatica, “Blody rain”, racconta della morte prematura di una sua cara amica per suicidio, a lei dedicata “Fields of Wheat”, della morte di sua madre e della forza che trae dal suo credo religioso. Tra i brani eseguiti non poteva mancare “Fast car”, “I don’t wanna know about evil” (di John Martin) ed una delle cover più celebri, “Piece of my heart” di Janis Joplin, ovviamente più in chiave blues.
Che l’esibizione dell’artista britannica sia stata molto apprezzata, ‘la prova del nove’ la si è avuta nel finale: allo “Everyboy stand up” il pubblico ha reagito senza remore e si è accalcato sotto al palco per cantare con Sarah Jane Morris gli ultimi attimi del concerto.
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