E' stato Michele Santoro, il personaggio televisivo tra i più attesi di questa VI edizione del Festival internazionale di giornalismo, a chiudere ieri la kermesse di Perugia dedicata all'informazione e ai media.
Il conduttore di “Servizio pubblico” è stato ieri protagonista di un doppio appuntamento al Festival, uno con il pubblico alle 21 al Teatro Morlacchi, con un intervento su “Che cos'è il servizio pubblico”, e uno con la stampa, il pomeriggio insieme a Carlo Freccero per annunciare la propria candidatura alla presidenza della Rai, rispettivamente come direttore generale e presidente.
Una candidatura “trasparente”, ha detto Santoro in conferenza stampa, diretta al presidente del consiglio Mario Monti, per “togliere ai partiti il potere di nomina assoluta per poter avere in futuro una Rai competitiva, che investe in tecnologia, in grado di vincere la sfida con il mercato e soprattutta libera come deve essere un servizio pubblico”.
Santoro e Freccero hanno parlato in buona sostanza di una Rai regina degli sprechi del denaro pubblico, dominata da una struttura verticistica in preda alla politica che non è più in grado di farne un'azienda efficiente e competitiva.
La presenza del popolare conduttore televisivo ha richiamato ieri tantissime persone a Perugia, che si sono accalcate per diverse ore di fronte al Morlacchi, dove l'incontro di Santoro è stato preceduto alle 18 e 30 da quello con Marco Travaglio, Peter Gomez e Gianni Barbacetto del Fatto quotidiano. (fda)