Una protesta, quella degli atleti del Santa Giuliana, che passa sui social e che arriva anche allo stadio. A causa delle lunghe attese per l’inizio dei lavori di restyling dell’impianto e la sua temporanea chiusura, alcuni praticanti di atletica leggera, costretti ad allenarsi in altre parti della città, hanno affisso cartelloni di protesta con scritto “io non posso entrare“, ispirandosi al divieto di accesso agli animali. Nella ironica protesta vi è raffigurato un atleta in corsa a cui è impedito di svolgere in questa area l’allenamento.
Santa Giuliana, “là dove gli atleti dovrebbero correre, furgoncini del cibo di strada”
Santa Giuliana chiuso
Di fatto questi impianti sono chiusi agli atleti da giugno per permettere, come ogni anno, che lo stadio diventi l’Arena di Umbria Jazz. Ma al termine dell’evento musicale, la stagione particolarmente siccitosa avrebbe contribuito a deteriorare ulteriormente la pista. Così gli uffici tecnici del Comune di Perugia hanno stabilito di non riaprire più gli impianti nell’attesa di affidare ad una impresa l’appalto di lavori già progettati e approvati. Ma nelle scorse settimane a riaccendere la polemica il fatto che il Comune di Perugia di abbia deciso di concedere il Santa Giuliana al rugby giovanile Pd un evento. Ma, si chiedono in molti, come è possibile che l’impianto venga aperto ad alcuni, come nel caso del rugby giovanile, e chiuso ad altri?
Il progetto
Il progetto per i lavori è stato approvato, la gara d’appalto affidata, le risorse economiche, circa un milione di euro, ci sono. Da palazzo dicono che bisogna solo aspettare il necessario tempo delle normali procedure amministrative e burocratiche che comportano anche le verifiche sulle due imprese ausiliarie di cui la ditta aggiudicataria ha scelto di avvalersi. Questa scelta, infatti avrebbe complicato e prolungato le azioni di verifica dei requisiti tecnici e morali delle tre ditte, come impone la normativa vigente in materia di appalti. Inoltre, il nuovo codice dei contratti impone agli appaltanti dettagliate verifiche tecniche come ad esempio quella di congruità della manodopera che presuppone un contraddittorio con la ditta e che ha allungato e tempi di aggiudicazione definitiva.
Le tappe
L’avviso di manifestazione di interesse è stato pubblicato il 12 luglio, il 29 la agosto è stata affidata la gara in maniera provvisoriae e, dopo le necessarie verifiche, il 10 ottobre la gara è stata definitiva. Ora si spera che entro la fine di novembre, forse già dopo il 20, il cantiere abbia inizio. Il primo blocco di lavori, finanziati grazie agli oneri urbanistici di Decathlon e ai fondi della Cassa di Risparmio, costerà 740mila euro e riguarderà prettamente la pista. Una seconda fase, per un totale di 250mila euro, riguarderà altri servizi. Se i lavori al Santa Giuliana dovessero ancora tardare senza spiegazioni gli atleti promettono nuove azioni di protesta.
Foto prese dal gruppo Fb Io non posso entrare (Santa Giuliana)