La piccola chiesa di Santa Barbara, fatta costruire dai minatori negli anni 30, si riapre al culto una volta l'anno, il 4 dicembre, in occasione della commemorazione dei caduti delle miniere promossa dall'Amministrazione Comunale di Giano in collaborazione con la Parrocchia, la Pro Loco di Bastardo e l'Associazione Amici delle Miniere.
Anche quest'anno si è rinnovato il rito della festa dedicata alla santa protettrice dei minatori, che fino alla chiusura del polo minerario, avvenuta nel 1955, rappresentava una delle manifestazioni più sentite e partecipate dalla popolazione e che il Comune, da sei anni, ha ripreso a festeggiare per mantenere viva la memoria di una storia recente molto importante e ricordare il sacrificio di tanti lavoratori morti sul lavoro o per cause ad esso connesse.
A tale proposito nel 2011 è stato anche scoperto, all'interno della Chiesa, accanto alla lapide realizzata nel 1937, un quadro in cui è riportato l'elenco aggiornato di tutti i minatori deceduti per incidenti o malattie contratte sul lavoro, frutto di una ricerca minuziosa dello storico locale Felice Santini.
Nel pomeriggio di ieri la santa messa, celebrata dal parroco Don Emo Moretti, ha preceduto la cerimonia di deposizione della corona sul monumento dedicato ai caduti in via B. Buozzi.
Il maltempo ha impedito alle autorità presenti di pronunciare i discorsi ufficiali, ma il sindaco Paolo Morbidoni ha voluto comunque rendere gli onori ai caduti nelle miniere sulle note del silenzio suonate dal maestro della Banda Claudio Baffoni e ha ricordato il minatore Guglielmo Parmegiano Palmieri, residente a Ponte di Ferro, recentemente scomparso.
Presenti alla cerimonia i Carabinieri della locale stazione di Giano dell'Umbria, i vigili urbani, i volontari dell'associazione di protezione civile Seb, la Presidente dell'Associazione Amici della Terra di Giano Edda Romoli, il prof. Bruno Mattioli dell'Associazione amici delle Miniere e i due vecchi minatori Bordi Vincenzo e Boccolini Franco.
Ha partecipato alla cerimonia anche la banda musicale di Montecchio che ha accompagnato il corteo dalla chiesa al monumento e la Pro Loco di Bastardo che ha offerto un piccolo rinfresco a tutti i partecipanti.