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Sanremo 2024, Amadeus si commuove: “Un festival di tutti, grazie”

(Adnkronos) – “E’ un festival di tutti. Quando costruisci qualcosa, quando la pensi non sempre la puoi condividere con un gruppo. Io ho sempre trovato in tutte le persone la fiducia nella mia idea”. Così Amadeus alla conferenza stampa finale di Sanremo 2024, il suo quinto festival. 

Accolto da una standing ovation in conferenza stampa, il conduttore: “Grazie, grazie, basta sennò mi commuovo. Ho una certà età”, ha detto ironizzando con le lacrime agli occhi davanti agli applausi della sala stampa dell’Ariston Roof. 

“Quando, nel primo anno, uscii con Emma fuori dall’Ariston per fare una passeggiata fino a Piazza Colombo – ha detto ricordando il suo primo festival, in cui Emma era una delle co-conduttrici – non ho mai trovato una persona che mi dicesse no o mettesse dubbi, sono stato sostenuto al 100%: fu picco di share”. E ha aggiunto con emozione: “Prima un tecnico, mentre sistemava i fili mi ha detto grazie, perché ci hai fatto stare qui e ci hai regalato un sogno. Beh, non è da poco”. 

All’indomani della finale di Sanremo 2024, l’ad della Rai, Roberto Sergio, arriva in sala stampa all’Ariston Roof per un saluto ai giornalisti. Non vuole rilasciare interviste ma, all’insistenza dei cronisti, concede due brevi battute: si dice “molto soddisfatto” del bilancio del festival e sul futuro di Amadeus spiega che “ne riparleremo tra 15-20 giorni”. 

“Il Festival appena concluso è, per un uomo Rai – quale sono – motivo di grandissimo orgoglio. E di altrettanta riconoscenza per le donne e gli uomini di questa azienda – in tutte le sue componenti, e sottolineo tutte – che hanno realizzato qualcosa di unico. In Italia, credo nessuno sarebbe in grado di realizzare un grande evento come questo. Questa Rai, sì. Per questo mi auguro che venga dato agli incredibili risultati di un Festival entrato nella storia, il rilievo che meritano e che meritano le lavoratrici e i lavoratori Rai”, ha affermato in una nota l’amministratore delegato di Viale Mazzini, Roberto Sergio. 

“Un grande grazie ad Amadeus, che ha materializzato l’anima del Servizio Pubblico, la capacità di essere inclusivo, elegante, di divertire con leggerezza, di fare un Festival davvero per tutti, avvicinando anche e soprattutto i più giovani. Per non parlare poi della qualità dell’offerta musicale e dello spettacolo – prosegue l’ad Rai – e senza dimenticare i momenti di riflessione: temi come la violenza contro le donne, le morti sul lavoro, la malattia, la condizione umana sono stati affrontati con profondità e hanno trovato nel Festival occasione di raggiungere un pubblico enorme che magari, anche solo per un attimo, si è fermato a riflettere su quanto quei temi siano urgenti, ineludibili e interpellino ciascuno di noi”.