Sanofi sigla un accordo con FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL che estende di fatto il lavoro agile a cinque giorni a settimana e porta a casa di ogni collaboratore il proprio ufficio, mantenendo alta l’attenzione alla sua sicurezza, al suo benessere e al suo equilibrio vita e lavoro. Ognuno dei 600 collaboratori delle sedi dell’azienda farmaceutica Sanofi potrà contare infatti su dotazioni informatiche, postazione ergonomica e connessione veloce a casa propria, anche grazie agli specifici contributi messi a disposizione dall’azienda. Tra le prime aziende in Italia ad avviare lo smart working nel 2014, in Sanofi e ancora prima dell’emergenza Covid-19, erano più di 300 i suoi collaboratori a usufruirne due giorni a settimana, nel 73% dei casi donna. Apripista anche nell’introdurre un orario di lavoro flessibile senza timbratura nei suoi uffici a Milano, Modena e Roma nel 2018. Da fine febbraio a oggi, lo smart working è diventato una realtà per tutti i suoi collaboratori, anche per i 500 colleghi del territorio che a breve, progressivamente, riprenderanno la propria attività di informazione scientifica sul territorio nazionale. Nei suoi quattro stabilimenti di Origgio, Anagni (FR), Scoppito (AQ) e Brindisi i colleghi hanno continuato a produrre e, per la tutela della loro salute e dei reparti, sono stati messi in atto rigorosi accorgimenti precauzionali. Tutti i turni sono stati rivisti, privilegiando i colleghi con maggiori vincoli familiari.
“Un tempo eccezionale che siamo stati in grado di affrontare sicuramente con maggiore prontezza di altri, vista la nostra esperienza pregressa. Come azienda lo abbiamo accompagnato sempre con responsabilità e attenzione. Non abbiamo lasciato indietro nessuno e abbiamo messo il singolo collaboratore, la sua realtà e la sua quotidianità, sempre al centro delle nostre scelte, pensando a soluzioni mirate e agendo con velocità e determinazione”, dichiara Marcello Cattani Country Lead e Direttore Generale di Sanofi in Italia. Tante le attività di supporto pianificate e finalizzate al benessere della persona: una linea di ascolto per le situazioni di disagio, il medico aziendale a orientare su salute e sicurezza, un fitto calendario di webinar che sotto la guida di esperti hanno stimolato l’attivazione di risorse positive per reagire al cambiamento, classi di pilates e ginnastica posturale a distanza, un programma di attività ludo-didattiche online pensate per i figli dei collaboratori a seconda delle età. “Un’esperienza collettiva che ci ha fatto crescere e che non ha fatto che aumentare la determinazione con cui vogliamo ripensare e disegnare il nostro modo di lavorare insieme domani. Perché tutto questo non sia successo invano. Una cultura del lavoro che dovrà necessariamente essere impostato su equilibri nuovi, sulla responsabilità e l’imprenditorialità del singolo, sulla capacità di delega, la flessibilità, l’efficienza e la collaborazione”, conclude Marcello Cattani.
(ITALPRESS/WEWELFARE.IT)