Il caso della Sanitopoli umbra arriva fino ai vertici della sanità nazionale. Oggi pomeriggio alle 16 si riunirà l’Unità di crisi permanente del Ministero, fatta convocare dal ministro Giulia Grillo proprio per verificare quanto accaduto in Umbria. “Cacceremo le mele marce, subito, perché non può esserci salute senza legalità”, ha assicurato il ministro.
“Il quadro della vicenda – commenta il ministro Grillo – è molto grave. Per la parte che attiene al mio Ministero effettueremo ogni verifica che ci compete. Quando c’è di mezzo la salute dei nostri cittadini non possiamo permettere che gli abusi di una certa politica, di un cattivo modo di amministrare la sanità sporchino il lavoro di tanti operatori che ogni giorno con sacrificio sostengono il Ssn. Cacceremo le mele marce, subito, perché non può esserci salute senza legalità“.
L’Unità di crisi permanente alla presenza del ministro con il compito di accertare se, e in quale misura, in conseguenza delle vicende giudiziarie siano stati commessi reati contro la Pubblica amministrazione e impedimenti nell’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. L’Unità di crisi permanente del Ministero ha il compito di individuare con tempestività procedure e strumenti atti a ridurre il rischio di ripetizione di eventi infausti o di particolare gravità che si verificano nell’ambito delle attività di erogazione delle prestazioni da parte del Servizio sanitario nazionale e di coordinare gli interventi a tal fine necessari per rendere più efficiente e immediata l’azione del Ministero e delle altre istituzioni competenti.
Intanto, questa mattina la governatrice umbra Catiuscia Marini (anche lei indagata) ha riassegnato le deleghe della Sanità, dopo le dimissioni presentate da Luca Barberini, finito agli arresti domiciliari. “Con la presente – scrive nella lettera l’assessore Barberini – rassegno con effetto immediato le dimissioni dalla carica di assessore regionale. Tale scelta si rende necessaria onde permettermi di chiarire la mia completa estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Ringrazio Lei e i colleghi della Giunta regionale per l’esperienza amministrativa e istituzionale vissuta“.
La presidente Marini ha conseguentemente firmato questa mattina il decreto con il quale, fino a nuove determinazioni, attribuisce le competenze nelle materie già esercitate dal dimissionario assessore Luca Barberini. In base al decreto presidenziale al vicepresidente e assessore, Fabio Paparelli vengono assegnate le competenze nelle materie di: Politiche e programmi sociali (welfare); -Politiche familiari, per l’infanzia e per i giovani; Politiche immigrazione; Cooperazione, associazionismo e volontariato sociale. All’assessore Antonio Bartolini vengono assegnate le competenze nelle materie di: tutela e promozione della salute; programmazione e organizzazione sanitaria, ivi compresa la gestione del patrimonio immobiliare sanitario; sicurezza sui luoghi di lavoro; sicurezza alimentare. All’assessore Fernanda Cecchini i rapporti con l’Assemblea legislativa regionale.
E la direzione regionale del Pd umbro, partito commissariato dal segretario Nicola Zingaretti ed affidato al presidente Walter Verini, si è riunito per decidere quali contromisure adottate ad un mese e mezzo da un’importante tornata elettorale. “Per quanto riguarda gli aspetti giudiziari – ha detto Verini – abbiamo piena fiducia nella magistratura. Sul piano politico, dopo questa scossa, a noi spetta solo un compito: reagire! Il nostro – ha aggiunto Verini – è un partito nel suo insieme sano“.
E questo mentre i vertici regionali della Lega chiedevano le dimissioni della Giunta regionale ed il ricorso anticipato alle urne. “#marinidimettiti” è la campagna lanciata dalla Lega Umbria.
“Questa vicenda – ha detto Virginio Caparvi – non ci fa saltare di gioia perché oggi il cittadino umbro si sveglia deluso e sfiduciato visto che nella sanità non sono state messe le persone migliori ma quelle appartenenti al partito. Ma è comunque evidente che la vita istituzionale di queste persone è ormai finita“.
Anche per il consigliere regionale Mancini “questa è una giornata che non ci rende felici come umbri“. “Come politici – ha poi aggiunto – invece sì perché le nostre battaglie hanno ora in riscontro“. Per Briziarelli “è evidente il crollo del sistema politico del Pd umbro che non riguarda solo la sanità visto che ci sono partite aperte anche sui rifiuti e trasporti”. “E’ la giornata della rivincita dei giusti e degli onesti e di tutte quelle persone che non hanno vinto concorsi truccati” ha commentato inoltre Marchetti.
Dalla Lega arriva anche la richiesta di “rimandare i concorsi sanitari in corso in attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda” e l’invito rivolto alle persone escluse in passato “di costituirsi parte civile se verrà confermato l’impianto accusatorio” e a chi è a conoscenza di fatti in merito “di andare in Procura e parlare ora che si è rotto questo velo“.
Il consigliere regionale di opposizione Claudio Ricci, che quattro anni fa contese la presidenza alla Marini per una manciata di voti, torna a chiedere il ricorso alle urne anticipate. E Fratelli d’Italia chiede al Prefetto di Perugia di commissariare la sanità umbra.
Il caso della Sanitopoli umbra è stato commentato anche dal blog del Movimento 5 stelle. Nonostante la frenata sulle elezioni anticipate chieste dai rappresentanti pentastellati in Umbria, il Movimento a livello nazionale annuncia che lavorerà ad una legge per sottrarre la sanità allo strapotere della politica.