Categorie: Cronaca Foligno

SANITOPOLI, PDL PUBBLICA SUI MURI LE INTERCETTAZIONI. PATRIARCHI (PD) “BECERA POLITICA”. MANTUCCI (PDL) “SENZA NOMI. ORA CAMPAGNA REGIONALE” (Foto TuttOggi.info)

di Carlo Ceraso

Chissà cosa ne pensa Berusconi dell'ultima inizitiva dei suoi a Foligno. Perchè se il Pdl a livello nazionale si spertica a cercare di approvare il decreto sulle intercettazioni, ecco che nella città umbra – finita nel vortice di sanitopoli e già costata la testa di politici e manager del centrosinistra – le intercettazioni (della controparte politica) finiscono addirittura sui manifesti. Appesi in giro per vicoli e vie della città della quintana.

Il centro destra – con in testa Pdl, Lega Nord e Cambiare Foligno – da questa mattina ha dunque deciso di alzare lo scontro e sembra già un “lontano” ricordo (appena 3 settimane fa) la nota stampa diramata all’indomani dell’avvio dell’inchiesta: “…Nella coerenza che da sempre ci contraddistingue, siamo e rimaniamo garantisti e pertanto crediamo nell’innocenza fino a prova contraria”. Salvo oggi affiggere sui muri pezzi delle intercettazioni al vaglio della magistratura.

E non è che il primo di una serie di denunce che saranno fatt a colpi di “murales”, come anticipa a TO® il leader del centro destra Daniele Mantucci. “A breve partirà una campagna di manifesti che sarà curata dal partito su tutta la regione. Poi, ovviamente, dipende dagli sviluppi dell’inchiesta: a quanto è dato sapere ci sono 1.800 pagine di intercettazioni”.

Come a dire che, se qualcosa di succulento dovesse venir fuori, il Pdl folignate è pronto a riattivare i suoi attacchini per “far sapere”.

Durissimo il commento del capogruppo del Pd Giovanni Patriarchi che annuncia per venerdì prossimo una “contromanifestazione”, sempre a suon di manifesti.

“Quello del centro destra è un modo becero di far politica, estrapolando frasi dalle intercettazioni e mettendo in croce le persone coinvolte dall’inchiesta. Il Pdl fa due pesi e due misure. Chiedono le dimissioni del nostro sindaco che è solo indagato e non si ancora bene per quale motivo ma dimenticano in quale posizione giudiziaria si trova il loro presidente Berlusconi, pluriindagato, rinviato a giudizio, che fa leggi ad personam per evitare la magistratura, capace di dare incarichi governativi a chi è implicato in inchieste per mafia. Mantucci & Co. – continua Patriarchi – sono bravi a contestualizzare le bestemmie di Berlusconi ma poi estrapolano pezzi di intercettazioni per mettere in croce le persone”.

Due in particolare i riferiment politici che appaiono incoerenti al centro sinistra: il primo riferito alla frase “hanno fatto come Bettino” (Craxi, n.d.r.), dimenticando che proprio il Pdl nazionale ha da tempo avviato una azionedi riaccreditamento della figura del fu leader del garofano.

L’altro relativo alla frase che l’ex capo di gabinetto della governatrice Lorenzetti, Sandra Santoni, avrebbe pronunciato al telefono mentre cercava un lavoro meglio retribuito di quello al quale era destinata a tornare, ovvero funzionario del comune di Foligno: “Rischio di fare la fame con 1.500 euro…non so cosa mangiare”.

Frase già rimbalazata su tutti gli organi di informazione umbri con tanto di nome e cognome. Energica la difesa di Mantucci. “L’idea dei manifesti è per raggiungere quella parte di popolazione che non legge i giornali e non ha queste informazioni dalla tv – dice il professore a Tuttoggi.info – non voglio dar luogo ad alcun linciaggio ed è per questo che non abbiamo fatto i nomi delle persone coinvolte. Questo anche perchè ritengo che gli indagati sono a loro volta vittime di questo sistema clientelare adottato da tempo dal centrosinistra umbro. Ed è contro il sistema che ci battiamo, non contro le persone”. Mantucci annuncia anche che a giorni arriverà a Foligno il senatore Roberto Centaro, proprio il relatore del disegno di legge sulle intercettazioni voluto dal Pdl. Mantucci non vede nessuna incoerenza fra il disegno legislativo e la sua iniziativa: “Quando ci sarà la legge sulle intercettazioni la rispetteremo – continua Mantucci al telefono –; per il momento non c’è e ci adeguiamo per combattere il sistema. Credo che se il centrosinistra si fosse trovato nelal nostra situazione avrebbe già realizzato manifestazioni di piazza e utilizzato le bombolette spray. Patriarchi è sicuramente d’accordo con me nel prendersela con il sistema e non con le persone”.

Nessuna replica del capogruppo del Pd: “a parlare saranno i manifesti di venerdì prossimo”, fanno sapere dal piddì. I media sono allertati. Le news su sanitopoli sono destinate a scorrere ancora lungo i muri della città.

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