Era nell’aria, ma ora una conferma arriva anche da fonti della guardia di finanza, che sta conducendo le indagini sulla Sanitopoli umbra per conto della Procura di Perugia: l’inchiesta è destinata ad allargarsi. Nel mirino ci sarebbe, come circola da venerdì, altro rispetto agli 11 concorsi per assunzioni all’azienda ospedaliera e alla Asl Umbria 1 che ha portato la Procura ad iscrivere 35 nomi eccellenti nel registro degli indagati, con quattro persone finite agli arresti domiciliari (l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, il dg e il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Perugia Duca e Valorosi, il segretario del Pd umbro, ora dimissionario, Gianpiero Bocci.
Dai domiciliari la lettera di Barberini
Intanto, al termine della riunione dell’Unità di crisi al ministero della Sanità il ministro Giulia Grillo ha annunciato che nelle prossime ore sarà inviata una task force ministeriale all’ospedale di Perugia, con una verifica straordinaria che riguarderà tutti i reparti degli ospedali della regione. “Ci sembra che tutti i vertici dell’Azienda perugina siano stati in qualche modo coinvolti e quindi abbiamo la preoccupazione di come verrà assicurata la continuità organizzativa e amministrativa della struttura” ha spiegato il ministro.
Marini: “Fatti sconcertanti se confermati”
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, nel pomeriggio, aveva annunciato alla stampa che lunedì saranno avviate le procedure per individuare il commissario alla guida dell’Azienda ospedaliera di Perugia, i cui vertici sono stati falcidiati dall’inchiesta della Procura di Perugia.