Il terremoto ‘sanitopoli’ fa registrare scosse di assestamento anche a Foligno.
Una conseguenza inevitabile, considerando che l’assessore alla Sanità Luca Barberini, è un folignate doc ed è rimasto sino all’ultimo tra i candidabili alla carica di sindaco della terza città dell’Umbria.
Tra le figure di spicco del Partito Democratico folignate inoltre, sono ancora in pista dei fedelissimi ‘bocciani’ tra assessori e consiglieri comunali uscenti, così come tra figure politiche e imprenditoriali più o meno in prima fila.
Una sorta di ‘questione morale’ che sta creando diversi mal di pancia interni, soprattutto nella cosiddetta ‘sinistra radicale’ ed in settori delle altre liste civiche alleate con il Partito Democratico a sostegno del candidato Luciano Pizzoni.
I bene informati sanno di frizioni con tanto di scintille, di infuocati faccia a faccia, di accesi scambi di opinioni, tutto quello che in politichese può essere derubricato a ‘vivace dialettica interna’.
Elisabetta Piccolotti, parla chiaramente della necessità di “rinnovamento di pratiche e volti, dentro e fuori le coalizioni” così come di lotta al clientelismo. Ancor più esplicita una nota di Foligno in Comune dove si legge, nero su bianco: “abbiamo ripetutamente chiesto agli altri soggetti della coalizione, e innanzitutto al Partito Democratico, di mostrare anche attraverso la composizione delle proprie liste, di aver compreso quanto seria e profonda deve essere la svolta”.
Una lunga ed articolata riflessione che si conclude così: “Non bisogna lasciare il campo alle destre che già malgovernano in tutto il resto d’Italia, ma l’alternativa non può essere tra peggio e meno peggio. Possiamo farlo insieme a Luciano Pizzoni e ai tanti che hanno deciso di intraprendere questa strada – incalza Foligno in Comune – ma occorrono messaggi inequivocabili di discontinuità e cambiamento”.
Il che, tradotto da politichese, è un invito al PD a ritirare dalla lista folignate, candidati considerati troppo vicini ai compagni di partito coinvolti nello scandalo ‘sanitopoli’.
E sulla questione delle indagini e dell’inchiesta sanità, interviene anche la lista civica Foligno 2030.
“Crediamo che la migliore risposta a questa necessità di cambiamento sia incarnata dalla figura di alto profilo civico del nostro candidato sindaco Luciano Pizzoni, al quale esprimiamo piena fiducia e con il quale condividiamo anche le idee e i criteri di scelta riguardo alla selezione del futuro gruppo di persone con lui candidato alla guida della città nei prossimi anni. Chiediamo inoltre – precisa Foligno 2030 – a tutta la coalizione, uno sforzo significativo e determinato di rinnovamento nella composizione delle liste, le quali – sottolineano – dovrebbero esprimere un percorso ed una proposta politica anche nella scelta dei nomi e dei volti delle persone che andranno a rappresentare la città nei prossimi anni. Riteniamo questo punto – incalzano – fondamentale, non per mortificare un’intera classe dirigente, e soprattutto quelli che hanno lavorato bene nelle ultime legislature, ma come segnale di cambiamento netto e tangibile”. Insomma, l’appello a non ricandidare consiglieri comunali ed assessori uscenti è abbastanza chiaro. E a buon intenditor…
Nel frattempo, c’è anche chi avrebbe già pensato a fare un passo indietro e chi sta meditando di ‘saltare un turno’.
(modificato ore 19,31)