Cronaca

Sanitopoli, Bocci, Duca e Valorosi vogliono tornare liberi “Esigenze cautelari non sussistono”

Si pronuncerà nelle prossime ore il tribunale del Riesame di Perugia sulla richiesta di revoca delle misure cautelari ai tre indagati nell’inchiesta sui concorsi della sanità perugina ancora agli arresti domiciliari. L’ex segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci, l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca e quello amministrativo Maurizio Valorosi, attraverso gli avvocati David Brunelli e Francesco Falcinelli, hanno chiesto oggi in aula di tornare liberi. Davanti ai giudici Giuseppe Noviello, Alberto Avenoso ed Emma Avella si è presentato soltanto Bocci.

I difensori hanno ribadito l’insussistenza delle esigenze cautelari viste anche le dimissioni dalle cariche ricoperte al momento degli arresti. “Non vi è a mio parere nessuna possibilità di reiterazione comportamentale né un pericolo di ingerenza sulle indagini” ha sottolineato Falcinelli, difensore di Duca.

E’ tornato già in libertà invece da una decina di giorni l’ex assessore regionale Luca Barberini, la quarta persona che era finita ai domiciliari nella vicenda sulla Sanitopoli umbra, a cui la misura cautelare è stata revocata direttamente dal gip dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale aveva evidenziato la propria estraneità alle accuse. Proprio le sue dimissioni dalla Giunta regionale avevano portato all’ammissione della richiesta del suo difensore, l’avvocato Brunelli.