“Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi, assieme alla Segreteria, registra con amarezza l’ennesimo, squallido, svuotamento delle prerogative di rappresentanza democratica proprie del Consiglio Comunale e le intollerabili forzature promosse dal Presidente Giorgio Tenneroni a detrimento delle funzioni di controllo dell’opposizione, considerate un vezzo fastidioso da un sindaco ormai divenuto podestà e da un presidente della massima assise comunale che, invece di svolgere il proprio ruolo con imparzialità, avalla ogni forzatura della maggioranza con un arroganza pari soltanto alla grande considerazione che ha di sé.“
Questo l’attacco di una nota del PD-Todi, dopo la comunicazione della Presidenza del Consiglio comunale al partito di opposizione che negava la discussione in Consiglio di una mozione sulla sanità territoriale, argomento scottante sul fronte regionale e su diversi territori specifici, come appunto quello in cui si trova l’Ospedale di Pantalla.
“Cosa è successo, dunque, nell’ultimo Consiglio Comunale del 16 Maggio?- riassume in una nota alla stampa il PD– Molto semplicemente, le opposizioni consiliari avevano presentato nei mesi scorsi una mozione tesa ad impegnare la Giunta Comunale a salvaguardare l’Ospedale di Pantalla con la sua trasformazione da ospedale di base a Dea di I livello e l’affidamento della gestione economico-finanziaria non più all’Ausl Umbria 1, ma all’Azienda Ospedaliera di Perugia, nell’ottica di una vera ed effettiva integrazione dei servizi sanitari, prevedendo la modalità di discussione prevista dal c.d. “Consiglio Grande”, aperto alla partecipazione dell’amministrazione regionale, dei livelli amministrativi competenti, degli operatori del settore, dei comitati e dei sindacati.
Avendo, purtroppo, la destra locale- prosegue la nota- un’enorme paura di un confronto aperto e trasparente sul tema davanti alla cittadinanza, cosa si è inventata questa volta? Per mano del Presidente Tenneroni, nonostante le segnalazioni al Prefetto e i conseguenti pareri espressi sul tema dal Ministero degli Interni, in barba a leggi, regolamenti comunali e prassi interpretative consolidate, dopo mesi di dilazioni e arrampicarsi sugli specchi, ha negato la possibilità alla città di Todi di discutere la mozione in questione con le modalità precedente descritte, convocando, quindi, un Consiglio Comunale ordinario e portando in discussione anche una mozione della maggioranza, protocollata il mese di Aprile e frutto di un copia ed incolla indigeribile di quella delle opposizioni, senza la previsione della trasformazione dell’Ospedale di Pantalla in Dea di I livello.
“Ormai a Todi- conclude il PD– al di là della bocciatura di una mozione importante che sarebbe andata ad incidere sugli atti di programmazione regionale in modo concreto e non propagandistico, sussiste un problema democratico allarmante: la maggioranza, su ispirazione del Sindaco-Podestà Ruggiano, impedisce letteralmente alle opposizioni di svolgere le proprie funzioni, svuotando di senso la massima assise e la dialettica che si dovrebbe svolgere in esso.“