Politica

Sanità, strade, lago: il Pd del Trasimeno indica le priorità

Otto Comuni, sessantamila abitanti, il quarto lago d’Italia, diversi centri storici medioevali ed un considerevole patrimonio storico, artistico, culturale ed ambientale. E tre priorità: servizi sanitari, strade e liberare il lago dagli insetti. Il Pd del comprensorio mette in fila le necessità per il Trasimeno, territorio dove da tempo i Comuni hanno deciso di agire insieme su più fronti. Esperienza che prosegue anche attraverso l’Unione dei Comuni del Trasimeno.

Su questa base si innesta e si vuole sviluppare il ragionamento politico del Pd del Trasimeno in ordine alla necessità di garantire una adeguata possibilità di sviluppo al proprio territorio ed ai sessantamila abitanti che vi risiedono. Nel far questo il Pd del Trasimeno ha individuato tre priorità sulle quali concentrare la massima attenzione nelle settimane e nei mesi a venire: la situazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, lo stato della viabilità regionale e provinciale, e in ultimo, ma non in ordine di importanza, il tema fondamentale del Lago Trasimeno con tutto quello che riguarda la gestione delle deleghe e delle competenze in via di trasferimento all’Unione dei Comuni.

Servizi sanitari e socio-sanitari

La segreteria del Pd del Trasimeno, dopo averne più volte dibattuto, ha sollecitato e condiviso le recenti e ripetute prese di posizione delle istituzioni locali nei confronti dell’Azienda Usl Umbria 1 e della Regione Umbria, in ordine alla necessità di completare e rafforzare quanto prima possibile il processo di riqualificazione dei presidi di Castiglione del Lago e Città della Pieve.

Completare e rafforzare – scrive il Pd – per noi significa pretendere che si mantenga fede agli impegni assunti con atti formali solo pochi anni fa, e nel contempo sostenere il lavoro dei Comuni affinché assieme alla Regione si porti anche al Trasimeno lo stesso standard di servizi che vengono erogati nei restanti territori dell’Umbria. Ciò a partire dai servizi di emergenza urgenza che necessitano di un potenziamento, da una sufficiente dotazione di posti letto per acuzie e post acuzie, da un urgente e consistente intervento sull’edilizia dei vari distretti, e non in ultimo accrescendo e consolidando fino a necessità le dotazioni tecniche e professionali per soddisfare tutti i moderni bisogni della comunità (dalla diagnostica alla specialistica, fino ai servizi domiciliari), come indicato nel documento predisposto dall’Unione dei Comuni del Trasimeno a cui va il nostro totale sostegno“.

Insomma, il Pd del Trasimeno, su questo tema, ritiene necessario uno sforzo straordinario della Regione “affinché si superino rapidamente i ritardi del recente passato, e ciò al fine di dispiegare anche al Trasimeno una rete di servizi sanitari e socio-sanitari diffusa ed efficiente“.

Viabilità

Lo stato di manutenzione delle maggiori infrastrutture viarie che collegano la parte sud-ovest, sud e sud-est del Trasimeno al capoluogo di Regione, all’autostrada A1, al Raccordo Perugia-Bettolle e alla rete ferroviaria italiana (anche in vista delle prossime fermate dell’Alta Velocità alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme) sono per il Pd un vero e proprio “tallone d’Achille” per la vita e lo sviluppo economico di una area che comprende la maggior parte dei Comuni del Trasimeno. I quali scontano una difficoltà aggiuntiva rappresentata appunto dalle cattive condizioni della Strada Statale 71 e delle Strade Regionali e Provinciali, su tutte la SR n. 220 Pievaiola e la SR 599 del Trasimeno Inferiore.

A tale condizione – lamenta il Pd del Trasimeno – va aggiunta anche la mancata e/o parziale realizzazione di importanti progetti già presenti nella programmazione regionale, come la Variante di Castiglione del Lago e i lavori per l’ammodernamento della SR n. 220 Pievaiola, che pur non essendo risolutivi avrebbero comunque alleviato le difficoltà quotidiane di molti cittadini e turisti”.

Non va meglio neanche per la viabilità provinciale di tutto il Trasimeno, dove si è in presenza di una diffusa situazione di insufficienza sia per quanto riguarda le pavimentazioni che per la segnaletica orizzontale, con strade deformate e crepe diffuse che favoriscono la permeabilità delle acque non regimate nelle fondazioni stradali già di per se dissestate (con le frazioni ed i piccoli centri che più di tutti versano in una condizione di grave difficoltà).  Nella sostanza si è in presenza di una serie di problemi che riguardano le necessità primarie, come ad esempio quella di raggiungere rapidamente l’Ospedale S. Maria della Misericordia per effetto del tappo esistente nel tratto compreso tra Castel del Piano e San Sisto sulla SR n. 220 Pievaiola, ma anche esigenze ordinarie come spostarsi verso il capoluogo di Regione dove sono ubicati la maggior parte degli uffici e dei servizi.

Il Pd del Trasimeno chiede agli Enti competenti una immediata presa d’atto della difficile situazione attuale, “che se da un lato richiede risposte urgenti per le prime necessità riguardanti la manutenzione, dall’altro impone una rilettura attenta delle reali esigenze di programmazione“.

In particolare si chiede di stimolare l’Anas affinché provveda quanto prima alla sistemazione della SS 71, almeno nei tratti più deteriorati. E che la Regione e la Provincia diano corso senza indugio alle opere di ammodernamento già finanziate, e non in ultimo che le medesime prendano in esame la possibilità di migliorare la percorribilità della SR n. 220 Pievaiola anche nel tratto che da Tavernelle porta fino a Chiusi, al fine di dare respiro e nuove possibilità di sviluppo a tutta la Valnestore ed ai Comuni limitrofi.

Lago Trasimeno

E poi la salute del Lago, fondamentale per la pesca, il turismo, l’agricoltura. Per questo si invocano dragaggi, taglio delle alghe, lotta ai chironomidi, cura delle sponde, manutenzione del bacino: “Interventi essenziali e continui – afferma il Pd – da cui non possiamo sottrarci e devono trovare risorse regionali e nazionali”.

Definire nuove regole per consentire stabili interventi che non richiedono continue autorizzazioni burocratiche a privati e soggetti pubblici, per impedire che il canneto diventi bosco e che gli adduttori si colmino di sabbia e piante, oppure che il fondale continui ad innalzarsi attraverso la revisione del piano stralcio del Trasimeno che ha previsto i vincoli ma non adeguate norme e risorse.

Il Pd chiede l’aiuto della Regione, alla quale si chiede di intervenire finanziando da subito la campagna 2019 contro i chironomidi; chiedendo con la massima forza possibile lo sblocco delle risorse previste a livello nazionale dal precedente governo e già assegnate all’Umbria per un intervento di manutenzione straordinaria; facendo con noi una battaglia per una normativa nazionale che consenta di trasformare le manutenzioni straordinarie in ordinarie con le relative risorse finanziarie; prevedendo un progetto straordinario di interventi ambientali per il lago nella prossima programmazione europea.

Aspetti che il Pd del Trasimeno vuole approfondire, prevedendo una conferenza programmatica da tenersi prevedibilmente nell’ultima settimana di novembre.

Questo contributo ha dunque l’ambizione – scrivono i responsabili del Pd locale – di stimolare in Umbria e nel Trasimeno l’avvio di una nuova fase che, grazie alla partecipazione attiva dei soggetti chiamati in causa, possa portare ad un confronto serrato, costruttivo e soprattutto capace di dare risposte ad alcune delle necessità più evidenti. Il Pd del Trasimeno non può e non vuole chiudersi all’interno dei propri confini territoriali, perché ha bisogno dell’Umbria almeno quanto l’Umbria ha bisogno del Trasimeno, sia per dare risposte ai bisogni dei cittadini, ma anche per affrontare con maggiore forza le sfide future che ci attendono ad ogni livello“.