Stabilizzazioni prorogate di un anno, distribuzione dei residui a disposizione per la pandemia e meno ricorso agli straordinari
Non solo le stabilizzazioni al 31 dicembre 2022, ma anche i contratti Covid, in scadenza alla fine di questo mese, sono stati prorogati fino al 28 febbraio 2022. Raggiunto l’accordo tra le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl con la Regione Umbria. L’intesa è stata raggiunta al termine del confronto con il direttore regionale alla Sanità, Massimo Braganti, e i vertici delle quattro Aziende sanitarie ed ospedaliere.
I sindacati avevano chiesto che i contratti Covid in scadenza fossero prorogati, elemento essenziale per non interrompere i rapporti di lavoro in essere e garantire una reale possibilità di stabilizzazione.
Covid, in arrivo altre risorse
I sindacati avevano chiesto che i contratti Covid in scadenza fossero prorogati, elemento essenziale per non interrompere i rapporti di lavoro in essere e garantire una reale possibilità di stabilizzazione.
Regione e sindacati si incontreranno a gennaio per verificare l’entità delle risorse messe a disposizione per la gestione dell’emergenza Covid nella Legge di bilancio dello Stato per il 2022 e procedere ad un’ulteriore proroga nei limiti delle risorse effettivamente rese disponibili.
Inoltre, i sindacati firmatari degli accordi del maggio 2020 hanno ottenuto da parte della Regione l’impegno a distribuire i residui delle risorse Covid attualmente disponibili, chiedendo una nuova premialità una volta approvata la finanziaria. E applicare la Legge “Calabria” nel calcolo dei fondi per il salario accessorio, cosa che consentirà di garantire un incremento stabile delle risorse messe a disposizione per la contrattazione delle aziende sanitarie ed ospedaliere, attualmente ferme ai livelli del 2016. Un passo avanti molto importante, che appena concretamente attuato consentirà di avviare una trattativa aziendale che nell’ultimo anno ha stentato a decollare per assenza di risorse.
Meno straordinari
Le parti hanno inoltre condiviso la necessità di limitare l’utilizzo degli straordinari, di fatto pagati coi soldi degli stessi lavoratori. Nel 2020 e nel 2021 è stato fatto in alcune Aziende un utilizzo spropositato di tale istituto, mettendo a rischio gli accordi già sottoscritti. Per questo motivo la Regione e le aziende si sono impegnate a fornire un’informativa sui fondi dello straordinario dei quali prevedono l’utilizzo, al fine di aprire un confronto preventivo qualora le parti lo ritenessero necessario.
Il sindacato, pur esprimendo soddisfazione per quanto condiviso, continuerà a vigilare sulla concreta e corretta applicazione degli accordi sottoscritti.