Un nuovo Piano pandemico influenzale (alla luce delle criticità emerse nell’affrontare il Covid). Un utilizzo della rete di case e ospedali di comunità così da limitare gli accessi ai pronto soccorsi tradizionali e avvicinare i luoghi di prima cura al malato. E piano operativo per gli interventi finanziati dal Pnrr. Questi i tre anni approvati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto.
Tre atti, sottolineano dalla Regione, di grande importanza per la programmazione sanitaria dei prossimi anni: si tratta della dislocazione delle case e ospedali di comunità, nonché delle centrali operative territoriali, nell’ambito del PNRR 2021 – 2026, del Piano strategico operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale 2021-2023, nonché del Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6, sempre inserita nell’ambito del PNRR.
“Si tratta di un passaggio significativo – ha spiegato l’assessore Coletto – che apre una nuova fase in un contesto, come quello sanitario, che è stato fortemente segnato dalla pandemia che comunque, rappresenta un’esperienza significativa anche per orientare le scelte future”.
Relativamente all’atto sulla dislocazione delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, l’assessore Coletto evidenzia che “sostanzialmente si punta ad un vero e proprio potenziamento della sanità territoriale prevedendo all’interno delle case di comunità molti servizi che vanno dalla specialistica ambulatoriale, al servizio di prenotazione delle prestazioni, ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, servizio infermieristico. Le centrali operative territoriali inoltre, – ha spiegato l’assessore – faranno sì che vengano evitati inutili accessi al pronto soccorso degli ospedali attraverso la presa in carico sul territorio di quei pazienti che per le cure possono essere indirizzati direttamente alle case di comunità”.
Per quanto riguarda il Piano pandemico, Coletto dopo aver ricordato che “l’Umbria si dota di un nuovo Piano operativo a distanza di molti anni, visto che il Piano precedente porta la data del 2007”, – ha precisato che – “lo schema approvato è in aderenza alle direttive nazionali che tratteggiano un percorso per affrontare una pandemia influenzale”.
A livello regionale quindi, è stata individuata la catena di comando in caso di pandemia con l’individuazione di una unità di crisi e di un comitato pandemico.
Al Piano son allegati dei documenti attuativi per la gestione pratica come ad esempio la strutturazione e l’organizzazione dei servizi.
Infine, per quanto riguarda il Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6 nell’ambito del PNRR, l’assessore ha spiegato che l’obiettivo del Piano regionale sarà come indicato a livello centrale, migliorare l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica, ed è articolata in due componenti fondamentali: la prima punta a potenziare le reti di prossimità, le strutture intermedie e la telemedicina per l’assistenza territoriale, la seconda ha come priorità l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario.