Una struttura di grande importanza per il territorio che andrà valorizzata favorendo l’integrazione delle funzioni con l’ospedale di Foligno: lo ha affermato l’assessore regionale alla Coesione Sociale e Welfare, Luca Barberini, intervenendo all’incontro organizzato a Spoleto dal titolo “Analisi e sviluppo dei servizi ospedalieri e territoriali nell’area spoletina”, al quale hanno partecipato il direttore regionale, Emilio Duca, il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, il direttore generale dell’Usl Umbria2, Sandro Fratini, il direttore del distretto di Spoleto, Simonetta Antinarelli, il direttore sanitario ospedaliero di Spoleto, Luca Sapori. L’ occasione è servita anche per effettuare una visita nelle sedi dell’Usl e fare un sopralluogo in ospedale e in particolare nelle sedi in cui sono in corso i lavori di ristrutturazione, tra cui il pronto soccorso. L’assessore inoltre ha visitato l’Hospice la Torre sul colle, e nel pomeriggio ha partecipato ad un incontro con la Commissione Sanità comunale, presieduta dalla consigliera Marina Morelli e riunita al gran completo, alla presenza dei giornalisti.
Barberini, nel corso dell’ incontro tenuto la mattina, al quale hanno partecipato molti professionisti che operano nell’ospedale, ha evidenziato che “la presenza a Spoleto è in linea con l’impegno assunto dall’assessorato di valutare direttamente la realtà ascoltando la voce degli interessati visitando in prima persona i servizi e le strutture. Pensiamo che questo sia il metodo – ha aggiunto- per rimettere al centro i bisogni dei cittadini e ciò richiede uno sforzo culturale della politica e degli operatori. Dobbiamo riorganizzare la rete perchè i cittadini ci chiedono buona sanità, che non deve essere necessariamente a chilometri zero”.
“In quest’ottica di risposta alle richieste della comunità – ha proseguito l’assessore – la Regione ha scelto di lasciarsi alle spalle il criterio di ospedale “fotocopia l’uno dell’altro” per pervenire ad una ridistribuzione e integrazione di funzioni tra ospedali dando una precisa ‘mission’ ad ogni struttura. Viviamo un momento difficile con una crescita dei bisogni da una parte, e una scarsità di risorse dall’ altro – ha detto Barberini – In questo contesto la Regione dovrà recuperare il suo ruolo che è quello di definire le linee di indirizzo di un nuovo percorso. Le sfide che abbiamo davanti a noi ci impongono scelte precise e di incominciare a lavorare in modo nuovo per la programmazione e la pianificazione che si concretizzeranno nella stesura dei nuovi piani regionali in materia di sanità e sociale”.
Il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, pur dimostrando apprezzamento per l’operato dell’assessore Barberini “che ha dimostrato vicinanza alla città”, nel corso del suo intervento ha auspicato che si lavori in modo concreto per l’integrazione delle strutture affinchè possa diventare realtà, ma sopratutto con pari dignità. Del resto è nota da tempo la posizione del primo cittadino che non si è certo tirato indietro quando con una presa di posizione clamorosa si è fatto paladino della mozione di sfiducia al Dg della Usl2, Sandro Fratini.
Il Dg Fratini, che nel suo intervento ha ricordato che “la struttura conta 134 posti letto e che quindi per dimensione è al quarto posto degli ospedali umbri. L’ospedale di Spoleto – ha riferito Fratini – è stato oggetto di una grande ristrutturazione per oltre venti milioni di euro che permetterà poi di completare le procedure per l’accreditamento, inoltre tra le eccellenze vanta la chirurgia robotica che dovrà avere una funzione catalizzatrice delle professionalità che operano in questa branca della chirurgia. Valore aggiunto dell’ospedale è la qualità dell’assistenza, mentre il fiore all’occhiello dell’Usl è rappresentato dall’integrazione dei servizi e dalla telemedicina”. Infine Fratini ha menzionato l’hospice che ospita pazienti che provengono da vari comuni e per il quale è in fase di avvio un progetto di ampliamento.
Nel merito della proposta dell’assessore Barberini anche il direttore regionale, Emilio Duca, dopo aver sottolineato che la Regione Umbria risulta allineata alle indicazioni nazionali in tema di programmazione ospedaliera non solo per ciò che concerne il numero dei posti letto, ma anche per il numero complessivo di strutture ospedaliere, ha avvalorato il concetto di integrazione delle strutture che però, non può prescindere dalla collaborazione tra i professionisti, riferendosi sopratutto alla tanto discussa chirurgia robotica. Di fatto Duca traccia una sorta di campo di gioco oltre il quale qualunque partita non è più valida. E nell’incontro pomeridiano in Commissione Sanità, confermerà anche l’avvio di una indagine della Corte dei Conti sull’uso dei robot a Terni, Spoleto e Perugia.
Concludendo l’incontro mattutino, l’assessore Barberini ha detto che “bisogna mettere in campo tutti gli strumenti per rendere concreta questa grande sfida dell’ integrazione tra i due ospedali, in questo percorso dovremo trovare degli alleati che non dovranno essere solo i professionisti, ma soprattutto i cittadini, ai quali dovremo spiegare in modo chiaro che questo percorso non significa perdere qualcosa, ma migliorare attraverso nuove strade”. Barberini ha annunciato che si farà garante e promotore dei territori con un’iniziativa che metterà a confronto i due sindaci, il direttore regionale e dell’ azienda sanitaria per trovare una soluzione tecnica che sarà recepita nel Piano sanitario. Un tavolo operativo che può partire anche subito ma che ha un tempo operativo limite che Barberini ha fissato in marzo 2016.
Nell’incontro del pomeriggio in Commissione Sanità, presso la Biblioteca comunale, i concetti espressi sia dall’Assessore Barberini che dal Sindaco Cardarelli nell’incontro della mattina, sono stati ribaditi affinchè anche i consiglieri comunali componenti la Commissione avessero modo di poter discutere nel merito. Presenti la presidente di Commissione Marina Morelli, il vice sindaco Maria Elena Bececco, i consiglieri Francesco Saidi, Laura Zampa, Carla Erbaioli, Maria Rita Dell’Anno, Dante Andrea Rossi e Paolo Martellini.
Foto: Tuttoggi.info
Hanno collaborato: Carlo Vantaggioli, Jacopo Brugalossi