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Sanità, in Emilia Romagna varato il piano di riorganizzazione post Covid

ROMA (ITALPRESS) – Più posti letto in terapia intensiva. Riqualificazione delle aree semi-intensive, riorganizzazione e ristrutturazione dei Pronto soccorso – per rendere strutturale la separazione dei percorsi all’ingresso e garantire così la sicurezza di pazienti e personale – e potenziamento del trasporto inter-ospedaliero dei pazienti. Ma anche strutture mobili per rispondere a eventuali picchi temporanei di fabbisogno di posti letto e percorsi specifici per seguire i pazienti Covid in fase di guarigione clinica. Sono i punti principali del piano di riorganizzazione ospedaliera varato dalla Giunta regionale dell’Emilia Romagna per disegnare la sanità post Covid. Il piano, messo a punto come previsto a livello nazionale a meno di un mese di distanza dal Decreto legge numero 34 del 19 maggio 2020, prevede prevede anche finanziamenti ad hoc per il raggiungimento di parametri dall’autunno, che l’Emilia-Romagna, sottolinea la giunta Bonaccini, sta già centrando e per i quali ha già realizzato e definito gli interventi necessari. “L’obiettivo non è solo quello di rendere strutturale l’assistenza nelle fasi successive dell’emergenza Coronavirus – spiegano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alla Sanità Raffaele Donini – ma anche di dare servizi sempre più vicini alle esigenze dei cittadini, che cambiano nel tempo e soprattutto dopo eventi drammatici come questo. Con la rimodulazione dei posti letto negli ospedali, una nuova organizzazione e strutture realizzate ex novo come l’hub regionale e nazionale per la terapia intensiva, il nostro servizio sanitario sarà pronto per eventuali ritorni dell’epidemia e al tempo stesso a garantire un’assistenza sempre più appropriata e sicura”. A disposizione per l’Emilia Romagna ci sono 183 milioni di euro, per riqualificare nel complesso l’offerta ospedaliera. La somma messa a disposizione dallo Stato per la realizzazione del piano comprende: 33,3 milioni di euro per la terapia intensiva; 44,4 per le aree semi-intensive e i letti da riconvertire; 15 milioni per i Pronto soccorso; 2,3 milioni destinati al potenziamento del trasposto in ambulanza con personale specializzato, 88 milioni per il personale necessario ad affrontare l’emergenza in essere, una manovra che interessa circa 4mila persone.
(ITALPRESS).