Foligno

Sanità, Foligno sede del distretto della Usl2 | Ecco cosa prevede la Regione per la città

Foligno, insieme a Spoleto, conferma il suo ruolo di primo piano nella sanità umbra, vedendosi riconosciuto a pieno come terzo polo regionale, attraverso scelte strategiche ed investimenti per decine di milioni di euro”. Il sindaco Stefano Zuccarini non ci gira troppo intorno e plaude alla delibera regionale che assegna e divide i fondi del Pnrr per la sanità. Piano che, per quanto riguarda le Case di comunità, aveva escluso Foligno dalla localizzazione


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La delibera regionale

Zuccarini cita ampi stralci della delibera approvata lo scorso 28 febbraio: “All’ospedale di Foligno vengono infatti assegnati finanziamenti Pnnr, fondi Piano Nazionale Complementare, per 19.433.287,73 euro destinati ad interventi di sicurezza sismica che serviranno, ad ogni modo, per ammodernare e rifunzionalizzare al meglio la struttura sanitaria folignate. L’altra notizia, particolarmente significativa per questo comprensorio, è la decisione della giunta regionale di individuare Foligno quale sede del Distretto Sanitario della Usl Umbria n.2. Scelta che porterà alla realizzazione di un’apposita sede, con la costruzione di un nuovo edificio con finanziamento di diciotto milioni di euro che potrà ospitare, come da deliberazione, un centro servizi in cui ubicare il distretto, ulteriori attività territoriali, quali una Casa di Comunità, conformemente alle previsioni del Pnrr e dell’emanando decreto avente ad oggetto ‘Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza nel territorio’“. 

“Foligno avrà la sua casa di comunità”

Zuccarini quindi ribadisce che Foligno, “non solo avrà la sua Casa di Comunità, ma sarà anche sede del Distretto Sanitario, e grazie a oltre trentasette milioni di euro di investimenti potrà contare su di un ospedale completamente riammodernato e su un nuovo complesso di servizi sanitari. Una svolta epocale per la sanità del territorio, che mette a tacere, con atti concreti, infondate quanto strumentali polemiche politiche, che lanciando allarmismi ingiustificati creano solo nervosismo tra gli operatori e nella cittadinanza, in momento in cui sarebbe invece opportuno lavorare in silenzio e tutti insieme per raggiungere questo tipo di risultati“.