La strategia per la riorganizzazione dell’area materno-infantile e la razionalizzazione dei punti nascita tra Usl Umbria e l’Aosp Terni era già stata individuata nel DGR 1344/2013 e attuate con la delibera del Direttore Generale n.601, ovvero il protocollo operativo integrato tra il “Santa Maria” e il sistema sanitario regionale.
Ora la chiusura del punto nascite di Narni è realtà. Lo stabilisce una delibere del Direttore Generale dei giorni scorsi, nella quale si legge che “verranno chiusi la degenza ostetrica e la neonatologia. La struttura di Ostetricia e Ginecologia verrà invece mantenuta in attesa della riqualificazione dell’ospedale di Narni e della riconfigurazione complessiva della rete ospedaliera del territorio di Narni-Amelia legato alla realizzazione dell’ospedale unico comprensoriale”.
“Con la chiusura del Pinto Nascite di Narni – si legge ancora nell’atto – potranno essere trasferite all’Aosp di Terni nell’Unità di Ostetricia e Ginecologia 2 dirigenti medici ginecologi e 2 unità ostetriche che andranno ad integrare la dotazione organica della struttura”.
La notizia ha scatenato la reazione delle opposizioni contro il sindaco Pd, Francesco De Rebotti. In particolare Forza Italia, per voce di Bruschini (capogruppo comunale e coordinatore provinciale di FI) che accusa il primo cittadino di “voler ancora mischiare le carte, ora alla luce di questo provvedimento cosa ci dice? Bisognerebbe riascoltare le sue dichiarazioni in Consiglio e quelle dei suoi colleghi consiglieri, così ci si renderebbe conto di come in città certe situazioni siano sottovalutate perché a compierle sono scelte di una certa parte politica. In più – dice ancora Bruschini – lo stato ha tagliato 40 milioni di euro alla sanità e chi ci garantisce che in questa situazione possa fornite i 17 milioni necessari per il nuovo ospedale?”.
All’attacco anche i pentastellati: “Finalmente è stata tolta la maschera – dicono i grillini – su una questione che a suon di promesse e spot elettorali va avanti da tanto, troppo tempo.
Quel che non si riesce a capire ed accettare però sono le continue e copiose prese in giro ai danni dei narnesi da parte di una politica locale e regionale, sempre a guida Pd, incapace di dire come stavano realmente le cose anche durante la recente campagna elettorale. Non ci si spiega perché, a fronte di una delibera del direttore generale dell’Asl potessero essere rilasciate affermazioni rassicuranti in senso contrario. Lo stesso sindaco di Narni de Rebotti in una conferenza del gennaio 2015 dichiarava che – siccome il punto nascita di Narni chiuderà quando termineranno il nuovo ospedale di Cammartana siamo allora tranquilli – .
A rincarar la dose è stata poi la presidente della Regione Catiuscia Marini che in un’intervista del febbraio 2015 se ne usciva con – il punto nascite non corre alcun rischio. Ci dispiace e ci preoccupa constatare di essere amministrati da persone che mentono sapendo di mentire solo per averne dei benefici elettorali o da persone che, a nostro avviso, non hanno la minima idea di quel che sta succedendogli intorno, mostrando anche una certa debolezza politica che li porta ad essere poco considerati dal loro stesso partito – “.