Molte “rassicurazioni” sulla sanità altotiberina sono arrivate dall’assessore regionale Luca Coletto, che mercoledì sera (26 gennaio) ha partecipato al Consiglio comunale monotematico, convocato in seduta straordinaria in videoconferenza, su richiesta dei consiglieri Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), Luciana Bassini e Filippo Schiattelli (Unione Civica Tiferno), Riccardo Leveque ed Elda Rossi (Fratelli d’Italia), Roberto Marinelli (Lista civica Marinelli Sindaco).
Ad introdurre i lavori dell’assise è stato il sindaco Luca Secondi, soffermatosi sulle priorità stringenti del comparto sanitario che riguardano tutti i Comuni della vallata: “Dal recupero del vecchio ospedale di Città di Castello ed una possibile destinazione d’uso socio-sanitaria e poi i servizi territoriali, la casa della comunità, il tema delle Rsa“. E poi la questione del presidio ospedaliero, “il più grande del comprensorio che necessita di potenziamento di strumentazione tecnologica e adeguamento del personale”.
Infine il sindaco Secondi ha posto l’accento sulla situazione attuale relativa a pandemia, vaccinazioni e implementazione dei presidi. “A fronte di alcuni disservizi registrati sul versante delle vaccinazioni relative alla impossibilità di effettuarle nei nostri punti locali abbiamo chiesto il potenziamento degli attuali centri e messo a disposizione un immobile per l’apertura di un secondo hub in Via Vasari. Sulla riorganizzazione dei distretti ho colto la disponibilità della Regione a rivedere una diversa collocazione del nostro territorio ora integrato con aree distanti come il comprensorio del Trasimeno”.
Nella replica agli interventi e quesiti posti dai consiglieri comunali, l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto ha fatto riferimento agli ospedali di Città di Castello ed Umbertide affermando che “non hanno nulla da temere perchè non verranno certo depotenziati”.
Sulla riduzione dei distretti sociosanitari l’assessore ha detto che “non va vista come una penalizzazione, dato che i distretti saranno inglobati pur mantenendo la loro identità. Il cambiamento infatti, ha solo lo scopo di accorciare la catena di comando per rendere più agevole il governo”.
Tra le novità ci sono anche l’introduzione di servizio di verifica sia contabile sia tecnico-scientifico e la Commissione regionale per la valutazione degli investimenti “che stabilirà l’opportunità degli acquisti per importi superiori a 200 mila euro“.
“Si tratta di un Piano sanitario che arriva dopo 10 anni – ha aggiunto Coletto – Giustamente reputo che eventuali approfondimenti possano essere accolti qualora vadano nel senso della direzione della pianificazione più corretta della Sanità, che purtroppo ha subito tagli da 37 miliardi e che adesso può godere di un rientro di 9 miliardi dal Pnrr che vanno ridistribuiti sul territorio attraverso le quote di accesso“.
“Per il territorio altotiberino la regione dell’Umbria avrà un contributo dal governo di 48 milioni di euro per case e ospedali di comunità, che preciso subito non sono ‘ospedali’ ma reparti che godono di 20 posti letto, a conduzione infermieristica e con un medico che gestirà le patologie per circa 4 ore al giorno, 7 giorni su 7. Risorse che dovranno essere investite sul territorio prevalentemente su fabbricati esistenti per valorizzare il patrimonio immobiliare delle regioni con un limite però entro e non oltre il 2026”
L’assessore Coletto ora sarà presente anche al Consiglio Comunale di Umbertide dedicato alla Sanità, previsto per giovedì 3 febbraio.