Trasimeno

Sanità al Trasimeno, consiglio Castiglione approva documento

Durante il Consiglio comunale di Castiglione del Lago dello scorso 18 aprile è stato approvato un ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza “Per Castiglione del Lago” sulla delicata “questione sanità” al Trasimeno.

In precedenza era stato bocciato un ordine del giorno presentato dal gruppo “Movimento 5 Stelle” che appoggiava la richiesta di riapertura del presidio ospedaliero di Città della Pieve, condizione necessaria per riattivare il Pronto Soccorso, con il voto contrario anche di Pierino Bernardini di Forza Italia. Non hanno partecipato ai voti i consiglieri di “Progetto Democratico” che chiedevano il ritiro degli Odg per poter approfondire la questione in un’apposita commissione consiliare da convocare immediatamente, richiesta appoggiata da Pierino Bernardini. Il consigliere di maggioranza Claudio Bianconi ha integrato il documento del M5S ed ha votato a favore su entrambi gli Odg.

«Il gruppo di maggioranza di Castiglione del Lago – si legge nell’Odg presentato dalla capogruppo Margherita Banella – condivide la nota trasmessa dai Sindaci del Trasimeno alla Regione Umbria e chiede di accelerare i lavori strutturali già previsti, incrementare la diagnostica sui punti di erogazione e riconoscere le esigenze di servizi aggiuntivi provenienti dal territorio: il Trasimeno deve aumentare la qualità e la quantità della propria offerta sanitaria, anche a Città della Pieve.

Si sollecita un incremento ed una qualificazione di medici e di personale infermieristico, anche per i servizi domiciliari, strumentazioni e nuove specialistiche, scelta che rappresenta il miglior viatico per evitare la strada, tortuosa e aleatoria, dei ricorsi amministrativi innescati tra comuni e Regione sulla legittima richiesta di maggior qualificazione dei servizi a Città della Pieve e nell’Alto Orvietano. Va ricercata un’organizzazione dell’emergenza-urgenza efficiente, che integri unità di 118 con servizi di pronto soccorso, anche in quei territori geograficamente più distanti dai dipartimenti di emergenza sanitaria di riferimento. Invitiamo quindi la Regione Umbria ad attivare un tavolo con i sindaci che possa superare le divisioni dipartimentali tra le USL di Perugia e di Terni e riesca a far emergere con chiarezza le criticità esistenti, anche sospendendo le decisioni in corso su laboratori di analisi, punti di emergenza ed altre scelte organizzative. Si riconosce la bontà complessiva del modello di sanità in Umbria, ma si chiede uno scatto di qualità nell’abbattimento delle liste di attesa e nella distribuzione territoriale dei presidi di Magione, Passignano, Castiglione del Lago, Panicale e Città della Pieve che deve vedere il Trasimeno alla pari con il resto della Regione».