Liste d’attesa, Pronto Soccorso in sofferenza, mobilità sanitaria per le prestazioni, rinvio di interventi programmati: sono queste, secondo un manifesto realizzato da 14 associazioni ternane, le criticità della sanità territoriale.
Nel mirino delle associazioni, in primis, l’azienda ospedaliera di Terni e “il suo percorso di lento declino”.
“Il manifesto – dichiara Marco Sciarrini di ‘Cittadini Liberi’ – nasce dall’esigenza di affrontare una problematica che ormai affligge tutti i cittadini del nostro territorio, i quali hanno difficoltà nel reperimento di servizi sanitari adeguati ed efficienti. L’ospedale di Terni ha rappresentato, in passato, un punto di eccellenza per la Regione Umbria; oggi, invece, soffre di carenze e mancanze, a causa della Governance regionale che lo sta svilendo. La Regione Umbria – continua – ha intrapreso una serie di percorsi che non vanno nella direzione da noi auspicata. Una direzione che, tra l’altro, rafforzerebbe il ruolo territoriale della nostra città”.
“Le 14 associazioni – aggiunge Giacomo Porrazzini di ‘Pensare il Domani’ – si sono riunite per esprimere critiche rispetto alle ‘non scelte’ del piano sanitario regionale e per formulare proposte. Le proposte, ovviamente, riguardano i servizi territoriali, quindi le Case della Salute, in modo particolare, che, se funzionano in sostituzione dei distretti, devono essere strutture pensate per 20.000 abitanti. Poi l’ospedale ‘Santa Maria’: nel 2012 occupava l’ottavo posto nella graduatoria nazionale sulla qualità dei nosocomi italiani; oggi siamo precipitati oltre il centesimo posto“. Perché si è verificato un crollo così evidente? “Per rispondere – fa notare Porrazzini – bisogna partire da una discussione incentrata anche sul protocollo d’intesa fra Regione e Università”.
A tale proposito, martedì 20 settembre, nel corso della conferenza stampa di presentazione del manifesto, alcune associazioni hanno chiarito che il protocollo d’intesa fra Regione e Università di Perugia, per l’istituzione di un’azienda ospedaliera universitaria e la soppressione dell’azienda ospedaliera ad alta specialità, porterebbe a uno “sbilanciamento della Governance a favore della componente universitaria, con una conseguente carenza di forme di controllo democratico”.
“I cittadini – denunciano inoltre le associazioni – non trovano risposta ai bisogni più elementari di salute, come un ricovero, una prestazione ambulatoriale, la gestione di una disabilità o di una malattia cronica. L’umiliante attesa al Pronto Soccorso, le liste d’attesa intollerabili nei servizi diagnostici e nelle liste operatorie, la fragilità dei servizi di medicina territoriale, carenze organizzative, gli squilibri nelle dotazioni di personale dirigente all’azienda ospedaliera di Terni, dove mancano dieci primari, hanno raggiunto un livello insostenibile. Il tutto – sottolineano – nonostante l’abnegazione del personale, sottoposto, soprattutto durante l’emergenza sanitaria, a uno stress lavorativo mai registrato. Questa deriva deve essere fermata, con una scelta di rilancio del servizio sanitario pubblico, le cui carenze non possono essere colmate da iniziative di privatizzazione”.
Sotto la lente, dunque, il progetto per il nuovo ospedale di Terni, “frutto di una proposta avanzata da privati con la formula del Project Financing, di cui più volte sono stati evidenziati i limiti: complessità e onerosità della formula; tipologia infrastrutturale; non sufficiente approfondimento sull’idoneità del sito proposto; coordinamento con il progetto dell’ospedale di Narni-Amelia e la rete della sanità territoriale ancora da programmare”. Infine il progetto di realizzazione di una clinica privata “con 200 posti letto, di cui 100 convenzionati, funzionale al finanziamento del nuovo stadio cittadino, che denota una visione strumentale dell’organizzazione sanitaria”.
“L’approccio adottato dalla Giunta regionale – concludono le associazioni – è quello di una programmazione occulta. Una metodologia con cui non si esplicitano gli obiettivi reali, un PSR sostanzialmente vuoto”.
I firmatari del manifesto sono: Cittadini Liberi; Pensare il Domani; Pagina Facebook “Sanità, Salute e Partecipazione”; La Pagina; Terni Valley; Interamnopolis; Aumat; Tribunale Diritti del Malato; Acli; Associazione “Claudio Conti; Arci, Cittadinanza Attiva; Aladino Associazione ODV; Terni Donne.