“Abbiamo preso atto positivamente della volontà del Governo di raccogliere le richieste che, come Regioni, abbiamo avanzato di non applicazione di un ulteriore aumento del ticket a partire dal 1 gennaio 2014”: è quanto hanno affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, al termine dell’incontro svoltosi quest’oggi a Roma nella sede del ministero per gli affari regionali, presenti il ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, e della sanità, Beatrice Lorenzin.
“E’ positivo che il Governo finalmente, abbia dato assicurazioni circa l’incremento del fondo sanitario di 2 miliardi in sostituzione della mancata applicazione degli aumenti sui ticket- affermano la presidente Marini e l’assessore Tomassoni – Come Regioni, non da ora, abbiamo sempre affermato l’insostenibilità di ulteriori aumenti del ticket sia per il sistema sanitario regionale ma, soprattutto, per i cittadini che si sarebbero trovati costretti ad una nuova compartecipazione alla spesa sanitaria”.
“Questo impegno – proseguono – accanto anche a quello della fine della politica dei tagli lineari al fondo sanitario annunciata dal ministro Lorenzin, rappresenta per noi la precondizione per avviare, a questo punto, il confronto sul nuovo Patto della salute”.
“Abbiamo anche valutato positivamente la volontà del Governo di confrontarsi con le Regioni sul merito delle diverse questioni che dovranno essere affrontate dal nuovo Patto. Fondamentali per la presidente Marini e l’assessore Tomassoni – saranno le tematiche relative alle cure primarie, all’assistenza ospedaliera e al riassetto del territorio; la definizione di nuovi livelli essenziali di assistenza, vecchi ormai di 10 anni, il fondo per la non autosufficienza e per l’integrazione socio-sanitario che dovrà tener conto del tema dell’invecchiamento e della cronicità”.
Inoltre, dovrà essere affrontata la questione dell’atto di indirizzo per l’adeguamento degli accordi collettivi nazionali e il turn over del personale del servizio sanitario nazionale.
“Non possiamo non ritenere quindi positiva – concludono – la riapertura di un dialogo costruttivo tra Regioni e Governo, finalizzata alla realizzazione di un servizio sanitario capace di assicurare concretamente il diritto alla salute per i cittadini, che sia economicamente sostenibile, ma anche adeguato ai cambiamenti dettati dai nuovi bisogni di salute della popolazione”.