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Sanità, Leo Venturi denuncia la fuga di primari dal Santa Maria di Terni

di Leo Venturi (*)

Dopo l’annuncio dei due primari dell’Ospedale Santa Maria di Terni di dimettersi, nulla si è fatto per impedire questa fuga di professionalità da parte delle istituzioni. A quanto pare, il Prof. Pardini della Cardiologia sembra aver ritirato le proprie dimissioni, mentre il Dr. Ottaviano, Direttore della Neuroradiologia, prosegue per la sua strada. La cosa che più intristisce è che il Dr. Pierfausto Ottaviano ha fatto acquistare pochi mesi fa, all’Azienda Ospedaliera, una nuova Risonanza Magnetica costata ben 4 milioni di euro. Questa Risonanza tutt’ora è inutilizzata per diversi problemi burocratici e di autorizzazioni da parte dell’istituto Superiore di Sanità. L’Ospedale si ritrova quindi con un contenitore vuoto, inutilizzato, costato milioni di euro. E come se non bastasse, proprio nel reparto diretto dal Dr. Ottaviano, c’è la TAC (ormai vecchia) rotta da diverso tempo. L’amministrazione del Santa Maria afferma che non può ripararla per mancanza di fondi. Risulta veramente deprimente questo comportamento, anche in virtù del fatto che sono stati spesi 4 milioni per una Risonanza che non serve a nulla. Sarebbe stato molto più utile e giusto, per l’interesse della cittadinanza, acquistare una TAC nuova (al costo di circa 300.000€) piuttosto che spendere 4 milioni per una Risonanza già presente all’ospedale e che non serve per abbattere le liste d’attesa. A tutto ciò deve rispondere la Direzione del Santa Maria, ma dovrà pure rispondere il Direttore del Dipartimento Immagini, ovvero proprio il Dr. Ottaviano, che a quanto pare preferisce scaricare gli sbagli del proprio operato al suo successore, dimettendosi e non risolvendo la questione. Oltre a questo, lo stimato professionista pare andrà a far concorrenza al nosocomio ternano in una struttura privata della città, creando ancora più complicazioni alla già vacillante sanità pubblica. Le istituzioni dovranno far luce su queste vicende torbide, per garantire alla cittadinanza una trasparenza dell’operato dei vertici sanitari locali.

(*) capogruppo Terni Oltre