Domenica 13 febbraio si è svolta la processione che ha riaccompagnato l'urna di San Valentino in basilica, alla presenza di istituzioni civili e militari.
La solenne celebrazione di San Valentino si è conclusa domenica 13 febbraio con la processione cittadina. Dalla cattedrale di Terni i fedeli si sono mossi verso la basilica di San Valentino, passando davanti al palazzo comunale, alla chiesa del Sacro Cuore di Città Giardino, a quella di Santa Maria del Carmelo del quartiere Italia.
Ad accompagnare la processione i gonfaloni del Comune di Terni, della Regione Umbria, della Provincia di Terni, delle varie confraternite. Insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane il sindaco di Terni, Leonardo Latini, la presidente della Provincia, Laura Pernazza, istituzioni civili e militari.
Diotallevi: “Volere il bene comune è esigenza di giustizia e carità”
“Volere il bene comune e adoperarsi per esso – ha ricordato sul sagrato della basilica di San Valentino Luca Diotallevi, presidente di Azione Cattolica Diocesana – è esigenza di giustizia e di carità”. “Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura e avvalersi di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale; così ogni cosa può diventare sostanza d’amore”.
“Valentino, intercedi perché abbiamo la forza di combattere senza riserve”
Infine la preghiera a San Valentino, per la città e per i lavoratori: “Valentino, intercedi perché anche noi, come te, abbiamo la forza di combattere senza riserve e senza paure contro ogni potere che facendosi assoluto e sovrano tenti di trasformare la città in una ‘Babilonia’ di oppressione e conformismo”.
Al termine la benedizione finale del vescovo di Terni, Francesco Antonio Soddu, che ha donato alla basilica di San Valentino un anello episcopale, in qualità di successore del vescovo Valentino.