Come stupire il partner nel giorno più romantico dell’anno? È meglio un mazzo di rose rosse o un regalo di valore? Secondo un’indagine (Coldiretti 2018) sul giorno degli innamorati, il 45% degli italiani non regalerà nulla alla propria metà, eppure San Valentino è l’occasione ideale per pensare fuori dagli schemi. È questa l’idea di Urbani Tartufi, che propone una vera e propria esperienza gastronomica a base di tartufo: il “diamante della cucina” come lo definiva Brillat-Savarin in “Fisiologia del Gusto”. Se è vero che un diamante è per sempre, che sia bianco o nero pregiato, moscato o bianchetto, questo prezioso fungo ipogeo è uno dei cadeaux più afrodisiaci e l’ingrediente perfetto per una cena tête-à-tête sia al ristorante che a casa. L’azienda leader del settore propone una soluzione adatta a tutte le tasche e, grazie alle mille forme del tartufo, anche a mille declinazioni: dalle ricette classiche come le tagliatelle o l’uovo alla coque ad abbinamenti glamour e stuzzicanti come le ostriche, da far scintillare magari con una polvere d’oro, a cioccolatini con vero tartufo dentro.
Per chi volesse trascorrere questa giornata in casa, preparando una cena da acquolina in bocca, Urbani propone le ricette consigliate dall’Accademia del Tartufo che spaziano dalle sapide ostriche alla Villeroy, da gustare in sicurezza visto che è un antipasto cotto, a due grandi classici come il risotto con tartufo (da condire con un tocco di Oro di Tartufo Urbani) e l’uovo alla coque con Salsa di Tartufi Estivi. I più coraggiosi potranno invece cimentarsi in ricette più audaci come l’astice su vellutata di topinambur, germogli di borragine e tartufo nero e il Cremoso al cioccolato con tartufo bianco Urbani. Per concludere la serata basterà far sciogliere al palato un dolce semplice ma d’effetto: i tartufi al cioccolato realizzati con cioccolatini con vero tartufo. Et voilà il gioco è fatto (vedi focus con le ricette).
Se si sceglie di festeggiare al ristorante, da Nord a Sud, il tartufo è protagonista di cucine stellate e non. Si va dai magistrali ravioli di porri, foie gras e tartufi di Bottura (La Francescana, Modena) ai tagliolini d’uovo marinato e tartufo bianco o all’uovo di montagna al vapore e tartufo nero di Cracco (Cracco in galleria, Milano). Anche a Firenze, dall’Enoteca Pinchiorri, i tagliolini al tartufo bianco sono un grande classico, mentre nelle Marche Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia) declina il tartufo di Acqualagna in un magistrale Loacker ripieno di fegato e nocciole. Per i romani tappa d’obbligo è Francesco Apreda (Imagò, Hotel Hassler, Roma), che in occasioni speciali abbina il tartufo nero abbinato a manzo e foie gras e tartufo nero e Semidivino, enoteca storica dove assaporare il vero tartufo di Norcia. E proprio a Norcia non si può non fare una sosta da Vespasia, dove si gustare il prezioso fungo ipogeo in un palazzo nobile del 1500, per poi visitare, a poco più di mezz’ora di distanza, l’incantevole borgo medievale di Scheggino: un paese fuori dal tempo, tra castello, viottoli e case in pietra, dove Re Tartù, Del Ponte e Osteria di Baciafemmine sono un valido approdo per assaporare il tartufo in tutte le stagioni. In Umbria potete optare anche per la cucina del personal chef Nicholas Bonifacio che organizza indimenticabili cene al tartufo anche a casa. Infine i ristoranti Urbani, da Fico a Bologna per arrivare nel ristorante di Bangkok, dove lo chef Gigi Rana propone piatti come gelato al tartufo bianco e caviale e Coquilles Saint Jacques con caviale e tartufo nero.