“Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della società, affinché antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte”. E’ uno dei passaggi dell’omelia che il vescovo di Terni, monsignor Antonio Soddu, ha pronunciato domenica mattina in Duomo, in occasione del solenne pontificale in occasione della festa del santo patrono (che da qualche anno viene celebrato proprio nella domenica più prossima al 14 febbraio). Parole che sono risuonate quasi da monito in una situazione di crisi dell’amministrazione comunale, dopo le dimissioni presentate dal sindaco Stefano Bandecchi (che non era a Terni oggi) e che diventeranno esecutive il 28 febbraio salvo un loro ritiro.
Alla celebrazione hanno partecipato il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, la presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore, il vice presidente della Provincia di Terni Gianni Daniele, il questore Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, le autorità militari regionali e provinciali, i sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, i cavalieri e dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, alcuni malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, i rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.
La santa messa, nella giornata mondiale del malato, è stata concelebrata da mons. Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell’ufficio pastorale della salute, padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino, i vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano. La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale ‘F.Angeloni’ di Terni.
Durante il pontificale vice sindaco Corridore ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.