Jacopo Brugalossi
Al di là di tutte le questioni sul feriale o festivo, al di là delle ipotesi di apertura e chiusura delle scuole o dell’opportunità di tenere aperti o meno gli esercizi commerciali, gli spoletini sentivano davvero il bisogno di festeggiare la giornata dedicata al Santo Patrono Ponziano. L'hanno dimostrato le centinaia di persone che stamattina hanno riempito in ogni ordine di posti la Chiesa del Duomo, in cui l’Arcivescovo della Diocesi Spoleto-Norcia ha celebrato la tradizionale messa solenne. Già alle 10.30 i primi fedeli hanno iniziato la salita verso la cattedrale. Le scale mobili della Ponzianina, normalmente non abituate al gran traffico, specialmente nelle ore mattutine, oggi hanno fatto gli straordinari, agevolando la salita di anziani e famiglie con bambini. Puntuale, alle 11.30 Monsignor Boccardo ha raggiunto la cattedrale, dopo la “Statio” nella Basilica di Sant’Eufemia, dando inizio all’eucarestia.
Presente Catiuscia Marini. Numerose autorità politiche e militari occupavano i primi banchi. In prima fila ha preso posto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, col deputato Pd Gianpiero Bocci al suo fianco; mentre nel banco opposto era seduta la senatrice Pdl Ada Spadoni Urbani. C’erano ovviamente i sindaci dei Comuni diocesani, a comicnare da quello di Spoleto Daniele Benedetti, tutti rigorosamente con fascia tricolore, e alcuni consiglieri provinciali e regionali. Per quanto riguarda la politica spoletina, erano in chiesa vari componenti della giunta e del consiglio comunale. Presenti anche i rappresentanti delle forze dell'ordine e forze armate tra cui il comandante della finanza, il maggiore Formica, il capitano Rufino dei carabinieri, la dottoressa Peppicelli della Polizia di Stato. A seguire la celebrazione e successivamente la processione anche una delegazione dei Grantieri di sardegna agli ordini del colonnello Siragusa del 1 Reggimento e del comandante del battaglione “Cengio” di stanza a Spoleto tenente colonnello Amadio.
Il messaggio di San Ponziano. Nella sua omelia, Monsignor Boccardo ha sottolineato come il giorno di San Ponziano sia per gli spoletini motivo di gioia e di ritrovata unità. “L’amore che Ponziano ha donato alla città di Spoleto non avrà mai fine e non si deprezzerà nel tempo. Per quanto noi possiamo allontanarci da lui, lui non si allontanerà mai da noi”, ha sottolineato il prelato, da cui subito dopo è però arrivato un severo monito: “Il nostro Patrono ha salvato la sua anima donando la sua vita a Dio, ecco perchè è da stolti accumulare ricchezze a guadagnare anche il mondo intero se si perde l’anima. L’intera umanità è a rischio estinzione se a prevalere sarà l’egoistica felicità dell’individuo”. Il Vescovo ha concluso il suo messaggio rivolgendo un appello alla cittadinanza di Spoleto, “affinché si ricompatti attorno al valore dell’amicizia civile – espressione più autentica del concetto di fraternità – per promuovere progetti virtuosi di sviluppo sociale, economico e culturale”.
Polemiche fra commercianti. intanto in città è scoppiata la polemica per alcuni esercizi che hanno preferito alzare le saracinesche. Se la parte alta della città ha accolto l'invito della Confcommercio a rispettare la festività, in Corso Garibaldi sono molti quelli che hanno deciso per l'apertura.
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