Perugia

San Martino in Campo, nuova scuola entro il 2025

Consegnati i lavori per la costruzione della nuova scuola a San Martino in Campo, destinata a riunire le due sedi della primaria Rugini, dislocate in questa frazione e a Santa Maria Rossa.

Il nuovo plesso accoglierà tutte le classi della primaria Rugini (attualmente dieci per un totale di 197 alunni). La sede di San Martino in Campo sarà la prima a essere demolita e per questo gli alunni ad essa afferenti, in tutto sei classi di terza, quarta e quinta, hanno iniziato l’anno scolastico presso l’oratorio “Giampiero Morettini”, una soluzione transitoria che, come confermato dalla dirigente Passeri, finora si è rivelata positiva. Gli allievi delle prime e seconde della scuola Rugini, invece, si trovano ancora nella sede di Santa Maria Rossa, che sarà demolita una volta ultimato il nuovo plesso.

L’intervento (per un importo di oltre 3,7 milioni, più quasi 615mila euro dal Fondo opere indifferibili) è finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito della missione più spiccatamente “green” (la seconda, intitolata “Rivoluzione verde e transizione ecologica”), con una misura che, oltre a puntare sull’efficientamento energetico, chiede espressamente di costruire nuove scuole mediante la “sostituzione di edifici” e l’impiego di cubature tendenzialmente non superiori a quelle esistenti. E’ questo il motivo per cui entrambe le attuali sedi della Rugini saranno demolite.
Il nuovo plesso, a tre piani, si caratterizzerà per prestazioni energetiche molto elevate (sarà del tipo “NZeb meno 20%”) e potrà ospitare due sezioni di scuola primaria oltre a servizi accessori (biblioteca, spazio per la refezione, spazio per laboratori e attività libere).

Il progetto è stato sviluppato dai vincitori di un concorso di progettazione in due gradi esperito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: si tratta del raggruppamento temporaneo di professionisti con l’architetto Nicolò Calandrini (mandatario) e Architecnica srl, Teco+ Partners S.T.P. srl, Studio Tecnico Associato Casadioeco e Abacus s.r.l. (mandanti). L’amministrazione comunale ha poi aderito alla procedura di accordo quadro svolta da Invitalia spa, che ha individuato l’appaltatore nel raggruppamento temporaneo di imprese con Italia Opere spa (mandataria) e Consorzio Dea Scarl (mandante).

“La consegna dei lavori – nota il vicesindaco Tuteri – ha necessariamente risentito dei tempi occorsi al Ministero e a Invitalia per svolgere le procedure di loro spettanza. Vogliamo comunque rassicurare le famiglie sul fatto che il fine lavori resta confermato entro il 2025”.